Comunità energetiche ancora al palo

La crisi energetica e il rincaro bollette di gas ed energia elettrica incalzano eppure mancano ancora i decreti attuativi per rendere realizzabili le comunità energetiche. Un atto dovuto del Governo che, con un ritardo ingiustificato, stenta ad arrivare.

Sono passati sette mesi da quando il Governo italiano ha recepito la direttiva europea REDII che propone la soluzione della comunità energetica come strumento per la transizione ecologica allargandone la portata potenziale con un recente decreto legge.

Sulla scia del decreto si sono sviluppate molti progetti su iniziativa dei Comuni e della comunità civile che sono ora in sospeso per la mancanza dei decreti attuativi. Inoltre viene messo a rischio anche l’utilizzo dei 2,2 miliardi di fondi previsti dal PNRR per finanziare le comunità energetiche nei piccoli comuni attraverso forme di credito agevolato.

La comunità energetiche non possono essere l’unica soluzione al problema energetico ma, creando un modello di produzione diffusa e partecipata di energia, sono uno strumento che concorre alla realizzazione della transizione energetica verso le fonti rinnovabili.

Antonella Cirese