Sussidiarietà, terzo settore e welfare
La sussidiarietà fa bene. Si potrebbero sintetizzare così i dati che sono emersi dal “Rapporto sulla sussidiarietà 2022” realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà in collaborazione con Istat.
Il rapporto consiste in una ricerca che è partita dallo studio dei dati del Benessere Equo e Sostenibile (BES) elaborati e diffusi ogni anno dall’Istat. La ricerca, che ha come obiettivo lo sviluppo sociale, misura l’impatto, della sussidiarietà, intesa come la partecipazione ad attività collettive, sociali e civiche, sul benessere degli italiani.
Il Bes persegue lo scopo di costruire una misura oggettiva del benessere capace di superare la visione centrata sul Pil, limitata alla considerazione del Prodotto Interno Lordo (PIL).
In effetti i dati confermano che il Terzo settore non è solo welfare in quanto rivelano come ci sia una stretta correlazione tra volontariato e occupazione con la conseguente constatazione che la partecipazione a programmi di formazione continua favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro, a tutte le età (+0,7 su una scala da 0 a 1). Inoltre l’impegno sociale fa bene ai giovani che non lavorano o non studiano e i dati rilevano anche come nel Sud sia in forte crescita la presenza di associazioni e organizzazioni del Terzo settore impegnate nel sociale e nella sussidiarietà.
Ancora una volta il terzo settore si conferma motore di sviluppo sociale che nasce dal basso.
Antonella Cirese