Dalla Sicilia un esempio di rigenerazione territoriale
Si chiama Farm cultural park. Si trova a Favara, in provincia di Agrigento, ed è simbolo di innovazione sociale e di rigenerazione territoriale che ha trasformato una zona emarginata e degradata in un centro di condivisione, di cultura e arte in grado di attirare visitatori da tutto il mondo, con più di centomila presenze ogni anno.
Il laboratorio culturale, aperto nel 2010, da una coppia di avvocati siciliani appassionati d’arte contemporanea, è diventato un laboratorio culturale di impronta sempre più internazionale, da cui prendere esempio, segnalato dalla mappa dei Civic Places italiani, spazi in cui è accaduto o accade qualcosa di importante per la comunità tale da generare inclusione sociale ed impegno civico per i cittadini.
Farm cultural Park sorge nel Cortile Bentivegna, un aggregato di edifici a sua volta costituito da sette piccoli cortili nel centro storico del borgo agrigentino.
Nel 2010 il cortile Bentivegna era abbandonato ma La Farm ha acquistato alcuni edifici, restaurandoli, e, in dodici anni, ha trasformato gli edifici e i cortili in luoghi di esposizione di arte contemporanea, spazi d’incontro, cucine a vista per workshop e pranzi, cocktail bar, shop, vintage creando un polo di incontro di cultura e innovazione oltre che di attrazione turistica.
La farm dà lavoro a 150 persone in modo stabile e grazie a migliaia di visitatori paganti e a bandi vinti per diversi progetti, c’è un ritorno che permette di reinvestire i proventi per ampliare l’offerta culturale e sociale. Infatti oltre all’attività espositiva, organizza residenze per artisti, gestisce una scuola di architettura per i più piccoli e, dal 2016, ha dato inizio a un percorso dedicato alla video-danza.
La progettualità che mette al centro il benessere della comunità risulta vincente.
Antonella Cirese