La tre giorni di Giuseppe Conte in Sicilia. Prima del voto
A Palermo sabato sera, 17 settembre, nella gremita Piazza Verdi, davanti il Teatro Massimo, si è conclusa la tre giorni elettorale di Giuseppe Conte nell’isola siciliana. La prima tappa era iniziata alle ore 21.30 di giovedì a Catania in Piazza Palestro. L’indomani si è recato a Messina, in Piazza Cairoli alle 9.30 e poi a Siracusa intorno alle 17.30, a Marina di Ragusa e a Gela. Sabato mattina è toccato a Enna e poi, nella nelle ore caldissime comprese tra le ore 11.30 e le 13.00 Giuseppe Conte è stato a Caltanissetta. Prima ha risposto alle domande dei giornalisti davanti le sede del Comune, poi, spostandosi lungo il Corso Umberto I°, ha tenuto il suo comizio davanti ad un numeroso pubblico caloroso e appassionato.
Per primo ha parlato il candidato alla presidenza della Regione Sicilia Nunzio Di Paola, detto Nuccio. Nato a Gela nel 1982, laureato ingegnere informatico a Catania col massimo dei voti, sposato e padre di una bambina, è portavoce all’Ars e componente della IV (ambiente, territorio e mobilità) e della V Commissione (cultura, formazione e lavoro). “Sta succedendo qualcosa di incredibile in questi giorni: siamo il primo partito in Sicilia, nonostante i sondaggi commissionati da altri”, ha esordito. “L’emozione oggi è grande, per essere qui, insieme al Dott. Roberto Scarpinato e il Presidente Conte. Vogliamo una Sicilia diversa, non vogliamo tornare indietro di 20 anni”.
Il Dott. Scarpinato, nato proprio a Caltanissetta, è stato in questi territori per combattere la mafia da Magistrato. Adesso, pensionato settantenne dallo scorso gennaio, è stato candidato al Senato della Repubblica per riportare la lotta alla mafia al centro dell’azione politica. Sarà il punto di riferimento nella delicata gestione dei fondi del Pnrr.
A proposito della candidatura di Schifani, l’ex Magistrato ha detto che ciò non è un segnale di trasparenza, giacché alcune cose devono essere ancora chiarite in un processo. Poi ha preso la parola il pentastellato Sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, che ha parlato di non consumazione di nuovo suolo e di riqualificazione urbana, come il quartiere Provvidenza.
Poi ha introdotto il Presidente Giuseppe Conte che ha ringraziato il pubblico per gli applausi scroscianti, asserendo che non è affatto scontato ricevere tanto affetto e tanto calore dal pubblico. “Certo, vi abbiamo portato un concittadino onorario”, ha detto riferendosi a Scarpinato. “La lotta alla corruzione e alla mafia è fondamentale. In Sicilia i finanziamenti non sono mai mancati, solo che sono andati a finire sempre nelle tasche sbagliate dei comitati d’affari e della mafia. Ora ci sono i 209 miliardi ottenuti dall’Europa che fanno gola a queste tasche, ma noi ci adopereremo solo per migliorare la condizione dei cittadini, per questo siamo in politica e questa è la nostra missione. E’ per questo che siamo scomodi, veniamo continuamente attaccati, insultati, bullizzati dal sistema mediatico e dalla altre forze politiche, anche da quelle con cui avevamo costruito un percorso affidabile, che ci hanno tradito e abbandonato”, riferendosi a Letta.
“Non ci arrenderemo mai. La nostra stella polare è il programma che abbiamo presentato a voi nel 2018. Sono cambiate le formule di governo, abbiamo dovuto fare i conti con ciò che ci era consentito, la lotta è stata dura, e nonostante ciò siamo riusciti a realizzare l’80% di quel programma. Gli specialisti del consenso e della gestione del potere vogliono da voi elettori una cambiale in bianco. Noi invece vi diciamo, votateci se credete a questi progetti. Basta consumazione di suolo, riqualifichiamo l’esistente. Dobbiamo tagliare le emissioni di CO2 altrimenti distruggiamo il nostro Pianeta, la flora, la fauna. Preserviamoli per i nostri figli. Noi incentiviamo con i nostri provvedimenti le comunità energetiche grazie al fotovoltaico, nei condomini, nelle imprese. Basta più energia ricavata dalle fonti fossili!
Dobbiamo inoltre cacciare la politica dalla sanità per migliorarla, e farla gestire da professionisti e non dagli amici dei politici. In Sicilia si spende 100 € in meno per ogni cittadino rispetto al Nord. Perché? Qui al Sud non ci sono cittadini di serie B! Ogni vostro voto dato a noi servirà anche per riformare il mercato del lavoro, con un salario minimo legale di € 9,00 l’ora e con contratti a tempo indeterminato che siano la regola e non l’eccezione. Se il 25 settembre vogliamo vincere non è sufficiente andare a votare, ma ognuno di voi deve riuscire a convincere tre persone che non vogliono votare. Questa è la nostra carta segreta”.
Gli ospiti alla fine si sono congedati con strette di mano e sorrisi sotto l’inconsueta canicola settembrina, più da mese di luglio o da inizio di agosto. Forse un segno, più che tangibile, per avvertirci una volta di più che i cambiamenti climatici sono in atto. Ormai, ogniqualvolta il tempo volge al peggio, c’è da tremare e da pregare che non sia disastroso, considerati i nubifragi e le tempeste che accadono ormai più che spesso nelle regioni italiane e non solo. Ben venga dunque quell’ecologia proveniente dalla politica seria che si preoccupa realmente delle sorti del Pianeta.
Angelo Lo Verme