Premio Sacharov per la libertà di pensiero assegnato al popolo ucraino

Il Premio Sacharov per la libertà di pensiero è stato istituito dall’Unione Europea nel 1988 in memoria del fisico russo dissidente Andrej Sacharov, Premio Nobel per la pace nel 1975. In quella prima edizione il riconoscimento fu assegnato a Nelson Mandela e ad Anatolij Marčenko, operaio russo dissidente. Il premio viene attribuito ogni anno a singoli, a gruppi e ad associazione che si sono distinti in maniera eccezionale per le loro battaglie in favore dei diritti umani e per la libertà di pensiero. I finalisti dell’edizione 2022 del Premio sono stati Julian Assange, cofondatore di Wikileaks, nominato dall’Eurodeputata del Movimento Cinque Stelle Sabrina Pignedoli e altri 40 deputati; il Coraggioso popolo ucraino, nominato dal Partito Popolare Europeo; e la Commissione per la verità della Colombia, nominata dal gruppo La Sinistra.

  I candidati ogni anno vengono proposti dai gruppi politici del Parlamento Europeo o dai singoli deputati, purché siano supportati da almeno 40 colleghi per ciascun candidato e presentati nel corso di una riunione delle commissioni per gli Affari esteri e dello Sviluppo e dalla sottocommissione per i Diritti dell’uomo. I membri di queste commissioni votano poi un elenco di tre candidati e successivamente la Conferenza dei Presidenti, un organo del Parlamento con a capo il Presidente e composto dai leader di tutti i gruppi politici, elegge il vincitore o i vincitori. Costituito anche da un premio in denaro di € 50.000, quest’anno il prestigioso riconoscimento è andato al Coraggioso Popolo ucraino.

  Tante le manifestazioni e le email inviate ai parlamentari europei per spingere la votazione in favore di Julian Assange. La moglie, Stella Morris, si è comunque complimentata col Coraggioso popolo ucraino vincitore del riconoscimento e comunque, ella dice, la stessa candidatura del marito ha sottolineato l’impegno del Parlamento europeo nella fondamentale battaglia per la scarcerazione di Julian Assange. Evitare l’estradizione negli USA, dove l’attivista rischia una pesantissima condanna praticamente all’ergastolo, equivale a salvargli la vita, dato che dal processo spagnolo contro la società di sorveglianza UC Global e dalle inchieste di Yahoo News, è emerso che tale stato ha progettato di avvelenarlo nel periodo trascorso come rifugiato presso l’ambasciata ecuadoriana a Londra.          

  La candidatura per la Commissione per la verità della Colombia è un’istituzione creata nel 2016 per la risoluzione del conflitto armato tra lo Stato colombiano e i guerriglieri delle FARC, Forze armate rivoluzionarie della Colombia. Un conflitto iniziato negli anni ’60 tra i combattenti che avevano lo scopo di istituire un governo Popolare e socialista e i governi conservatori che schiacciavano e schiacciano le istanze del popolo colombiano. Le loro istanze sono lo stop alle privatizzazioni delle risorse naturali, alle ingerenze delle multinazionali e alla violenza delle organizzazioni paramilitari. Le FARC sono tra le più longeve organizzazioni ribelli del mondo più volte dichiarate terroristiche e che operano tutt’oggi nella controversa opposizione tra forze socialiste e forze conservatrici. Gli USA in chiave antiterroristica, anti-traffico di droga ma soprattutto in chiave anticomunista – la qual cosa caratterizza tutto il Sudamerica – nella questione hanno tessuto le loro trame con grossi sostegni economici in favore dei governi conservatori.

Angelo Lo Verme