Giornata della sostenibilità cooperativa “Energia per cooperare”
Il Palazzo della Cooperazione a Roma ha ospitato, nei giorni scorsi, la giornata della sostenibilità cooperativa “Energia per cooperare”, iniziativa promossa da Confcooperative, con il patrocinio del MiTE, e la partecipazione di Fondosviluppo – Assimoco – Cooperazione Salute – Coopermondo – CTC – Gruppo Cassa Centrale – Gruppo BCC ICCREA – ICN – Node – Power Energia.
In base ai dati diffusi da Confcooperative il 79%, quasi 8 su 10, delle cooperative aderenti ha investito in progetti di sostenibilità e di economia circolare. Gli investimenti spaziano dal risparmio energetico, riduzione dei consumi, utilizzo di materiali di minore impatto, formazione e nuove tecnologie.
La sostenibilià, come si evince dai dati, è non solo la strada giusta ma anche obbligata per le imprese ed in questa direzione vanno le parole di Maurizio Gardini, presidente Confcooperative commentando il focus Censis Confcooperative “Sostenibilità, investire oggi per crescere domani”.
«Senza una reale transizione ecologica, accompagnata dalla semplificazione burocratica, da tempi sostenibili e dalle giuste misure fiscali – ha detto Gardini – sono a rischio nel nostro paese 1,6 milioni di imprese che danno lavoro a 5,6 milioni di occupati».
«È di oltre 1,2 miliardi di euro l’investimento delle nostre cooperative in sostenibilità. Le principali voci di investimento: risparmio energetico, riduzione dei consumi, utilizzo di materiali di minore impatto, formazione e nuove tecnologie. La svolta green –ha aggiunto – mette a rischio 1,6 milioni di imprese che occupano 5,6 milioni di lavoratori. Ad alto rischio oltre 932.000 imprese che danno lavoro a 2 milioni di persone. Mentre sono meno di 17.000 le imprese già in linea con i requisiti previsti dagli standard UE. La sostenibilità per le imprese è una strada obbligata. Le cooperative sul green sono pronte a investire di più. Il PNRR può rappresentare ancora la benzina verde della transizione. Occorrono misure di sostegno e soprattutto meno burocrazia per realizzare impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile in tempi più brevi».
Il messaggio è chiaro sono necessarie da parte delle istituzioni provvedimenti che sostengano ed agevolino le imprese nella transizione ecologica in modo che possano investire in tecnologia e produrre in modo sostenibile affinchè possano rimanere nel mercato e rafforzare la propria competitività.
Antonella Cirese