L’agricoltura si tinge di rosa
L’agricoltura si tinge di rosa grazie all’aumento della presenza femminile nel settore agricolo.
I dati dell’ultimo censimento dell’agricoltura confermano la tendenza che in agricoltura le donne sono sempre di più, inoltre, tenendo conto dei censimenti degli ultimi tre anni, si può affermare che all’interno delle aziende agricole si è leggermente rafforzata la partecipazione delle donne nel ruolo manageriale.
In base alll’Osservatorio Imprenditorialità Femminile di Unioncamere 2021, negli altri settori meno di un amministratore su 4 è donna mentre in agricoltura quasi 1 su 3.
La centralità della donna in agricoltura è stata stimolata anche dalla crescente presa di posizione dell’UE sui temi delle pari opportunità e dalla stessa politica nazionale. La legge di bilancio 2022 ha disposto una semplificazione degli interventi agevolativi e per il 2022 ha incrementato di 5 milioni di euro il fondo destinato alle imprese a conduzione femminile.
Questo cambiamento di rotta è testimoniato anche, in base alle analisi di Confindustria donna, dal fatto che aumentano le giovani donne che si iscrivono alla facoltà di agraria ed il numero di quelle che trovano impiego dopo gli studi.
L’elaborazione Centro studi di Confagricoltura su dati Unioncamere rivela che le imprese attive condotte al femminile, complessivamente, in agricoltura sono 204.214. Il maggior numero di imprese agricole femminili in assoluto è in Sicilia con 24.831 (+1,7 negli ultimi 2 anni), seguita da Puglia (23.361) e Campania (21.406). A livello delle province, la medaglia d’oro va a Trieste con un incremento del 6,92%, quella d’argento a Lecce (+6,59%) e il bronzo a Como (+5,48%); al quarto posto Rieti, con + 4,4%.
Il sud e l’imprenditoria femminile agricola hanno un ruolo da protagonista e ci sono tutti i presupposti perchè l’agricoltura si tinga sempre di più di rosa.
Antonella Cirese