Ma che succede in Brasile?

La rivolta brasiliana è inquietante; e la sinistra sembra più inquieta di tutti; il parallelo con i fatti di Washington immediatamente successivi alla mancata rielezione di Trump si spreca. Ma che succede? Emerge ad ogni piè sospinto la parola democrazia che sarebbe minacciata dalla popolazione in rivolta: ma non era la democrazia al servizio della popolazione? Adesso è la popolazione che non vuole più la democrazia? Qualcosa non torna.

Se voti un tizio e ti accorgi che la legge assegna automaticamente il tuo voto a caio che così legittimamente dice che tu lo hai votato e che quindi ti rappresenta (come accade nella legislazione italiana attuale) qualche perdita di credibilità la democrazia lo subisce; se da lustri in qualunque modo si voti governano sempre gli stessi, qualche perdita di credibilità la democrazia la subisce; se cambi il partito che governa ma le cose che si fanno sono più o meno sempre le stesse, qualche perdita di credibilità la democrazia la subisce; se le lobby riescono a farsi sentire dalle Istituzioni meglio e prima delle gente comune, qualche perdita di credibilità la democrazia la subisce; se il trenta per cento della popolazione cambia partito ogni elezione ma il maggior partito è quello del non voto, qualche perdita di credibilità la democrazia la subisce qualche perdita di credibilità la democrazia la subisce, se la maggioranza -in Italia o in qualunque parte- ha solo poche migliaia di voti in più della minoranza; qualche perdita di credibilità la democrazia la subisce; se per il fatto che non ti vuoi vaccinare perdi il posto di lavoro, qualche perdita di credibilità la democrazia la subisce; se ti vaccini devi firmare di essere convinto e consapevole di quello che fai sapendo che non è vero, qualche perdita di credibilità la democrazia la subisce; … e possiamo continuare molto a lungo per capire come mai alcuni facinorosi potrebbero prendere l’iniziativa e occupare la ribalta. Capire serve a rimuovere le cause e quindi anche il problema; ma se non lo si vuole risolvere sarà inutile dire che la gente ha avuto torto nell’essersi fatta sobillare: lo scollamento di quella gente dalle Istituzioni aumenterà e coinvolgerà anche il resto della popolazione.

Cosa che non solo noi abbiamo scritto e che dovrebbe essere il vero punto di dibattito anche perché questo accade in tutto il mondo. Infatti la globalizzazione ha portato la globalità anche della informazione, della disinformazione e dei metodi di governo.

Peraltro da sempre si è detto che la cultura, quella che si apprende dalla televisione e da internet, ma anche quella che ci propinano a scuola, serve a scegliere saggiamente e quindi serve anche a votare e farsi votare su basi consapevoli, serie e con onestà di intenti e non solo su immagini più o meno coinvolgenti; se invece quella cultura è affidata per lo più ad impiegati pubblici selezionati in base a concorsi di dubbia qualità, non solo l’attuale deriva non poteva essere evitata ma neanche per il futuro c’è da attendersi niente di meglio. Stiamo vivendo una implosione generale che lentamente, ma neanche tanto, coinvolge tutta la nostra civiltà. In molti lo stanno preconizzando e non è certo un gruppo di facinorosi brasiliani che lo certificherà, ma l’immensa mole di ragioni che non solo in America Latina, ma in tutto il mondo, ci sta portando lontano dalla nostra civiltà politica.

Canio Trione