Etichette vino. L’Irlanda punta sulla paura
Entro due o tre mesi l’etichetta allarmistica irlandese che equipara il vino alle sigarette potrebbe avere il via libera ufficiale.
Se l’Irlanda canta vittoria, non è lo stesso per altri Paesi. Di certo l’Italia, ma anche Francia, Spagna, Portogallo, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria non saranno tra i Paesi che “seguiranno” l’Irlanda. Anzi.
Le avvertenze potrebbero contenere messaggi sui danni del consumo di alcol, un monito sul suo legame diretto con tumori mortali, la quantità di alcol in grammi non in percentuale.
La questione non è affatto semplice. Ormai da diversi anni e su diversi tavoli di confronto si parla di etichettatura sugli alcolici, ma occorre fare un distinguo tra consumo moderato di bevande alcoliche e consumo nocivo.
Il vino non può essere equiparato ai superalcolici. Il bere compulsivo (binge drinking) o gli episodi di consumo eccessivo sono una problematica emergente soprattutto nel Nord Europa, l’Irlanda è il settimo paese al mondo per numero di forti bevitori. Vanno esaminate con attenzione questi fattori e numeri.
Paola Copertino