Missili a lunga gittata, aerei e altre favole
E’ ben difficile pensare che Zelensky richieda missili a lunga gittata e aerei per fini difensivi. Neppure Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno vi crederebbero.
Ed è altrettanto inverosimile che Biden intenda delegare al comico Ucraino il compito di bombardare e colpire il territorio russo per essere trascinato, standosene in panciolle nei comodi salotti della Casa Bianca, in un terzo conflitto mondiale (che secondo Albert Einstein sarebbe anche l’ultimo), proprio nel momento in cui due Paesi asiatici, Cina e Corea del Nord, danno segnali di essere curiosi di sperimentare anch’essi la gittata dei propri missili.
Le guerre iniziate da guitti smaniosi di dominare il mondo rimandano a Hitler e a Mussolini e persino i fanatici attuali del Duce e del Fuhrer sono diventati guardinghi nell’esaltarsi al loro ricordo. Divenuti prudenti per la smania di governare nuovamente il Paese dopo decenni di “astinenza” non sostituirebbero mai (sul piedistallo che conservano in casa) alla testa, quadrata e “ben mascellata”, del loro “Divo” degli anni Quaranta, il busto di un comico da avanspettacolo di provincia del Terzo millennio che il Festival di San Remo non è riuscito a “incoronare”, come Amadeus & la RAI sognavano; non solo di notte.
E’ vero che a giudicare dal silenzio della stampa si potrebbe ritenere che gli eredi degli Italiani osannanti a piazza Venezia degli anni Quaranta non siano pochi neppure oggi e che l’idea che “l’inosabile non esiste” è dura a morire, ma chi ha fede nel raziocinio non ha perso ogni speranza.
Saranno, comunque, le prossime elezioni a dirci se lo “scontento” degli Italiani sia per le forze di governo sia per quelle di opposizione ha raggiunto il suo diapason, soprattutto se eviteranno di fare aumentare i voti dei finti pacifisti Grillini.
Luigi Mazzella