E’ la tavola la prima voce di spesa per il settore turistico in Puglia

Il cibo diventa la voce principale del budget della vacanza in Puglia. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, divulgata in occasione della Bit 2023, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano.

Per i pugliesi il cibo è incontro, convivialità, momento per stringere affari ed alleanze.

Ma la tavola rappresenta anche una straordinaria leva di promozione del Made in Italy alimentare nel mondo dove nel 2022, secondo elaborazioni di Coldiretti Puglia, è stato registrato un balzo dell’export del 42,6% della pasta, del 32,7% dell’olio, dell’8,7% del vino e del 5% della frutta e degli ortaggi lavorati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

​​La Puglia può contare su 329 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, esempi sono anche la cicoria puntarella di Molfetta e il Sospiro di Bisceglie, diventato un vero brand con iniziative collaterali.

Sessanta sono i cibi e i vini certificati DOP e IGP, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche, su 958 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina.

La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è, secondo Coldiretti, la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi dove è possibile riscoprire i sapori del passato veramente a chilometri zero tramandati da generazioni.

​​ La riscoperta della natura, ma soprattutto della voglia di stare insieme per comunicare, che il silenzio della campagna a tavola certamente favorisce, sembrano essere dunque graditi anche dalle giovani generazioni che spesso in piccoli gruppi di amici scelgono gli agriturismi, che hanno adeguato la propria offerta alle nuove esigenze.

Paola Copertino