Startup rosa: l’innovazione è donna
Le startup rosa prendono quota. Secondo i dati elaborati da InfoCamere per l’Osservatorio sull’imprenditorialità femminile di Unioncamere, sono 2mila le start up innovative femminili registrate a fine settembre 2022, 572 in più rispetto allo stesso periodo del 2019.
L’innovazione al femminile ha il suo cuore pulsante in quattro regioni, che concentrano più del 50% del totale delle imprese guidate da donne di questa tipologia: Lombardia (470), Lazio (263), Campania (204), Emilia Romagna (143). In valori assoluti, invece, i saldi più consistenti si sono registrati in questi due anni in Lombardia, Lazio, Campania e Toscana.
Il mezzogiorno mostra un grande movimentismo in tema di startup al femminile in quanto le imprese femminili sono più diffuse al Centro e nel Mezzogiorno, dove rappresentano oltre il 23% dell’imprenditoria totale, con punte del 27% nel Molise, del 26% in Basilicata, di oltre il 25% in Abruzzo e di più del 24% in Sicilia e in Umbria
Nel complesso, a fine settembre 2022, le imprese femminili sono più di 1 milione 342mila e rappresentano il 22,18% dell’imprenditoria italiana
Un dato confortante che evidenzia che molte donne hanno deciso di mettersi in gioco investendo nella costituzione di questa particolare tipologia di impresa, costituita nella forma di società di capitali, specializzata nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico.
Si tratta di un settore che è sempre stato di monopolio maschile è che ora si tinge di rosa.
Antonella Cirese