Sorpresa. L’economia italiana regge

L’economia italiana inaspettatamente regge e intraprende la strada che evita la recessione agli inizi del 2023.

Una notizia che va al di là delle attese e che emerge dai dati della Congiuntura Flash di febbraio diffusi da Confindustria, secondo cui il ribasso del prezzo dell’energia da fine 2022, che rimane comunque ben al di sopra dei livelli di due anni fa, sta favorendo la riduzione dell’inflazione in Italia con le conseguenze positive di un ‘ottima tenuta” dell’economia nel 2022 con, escludendo il settore costruzioni, l’industria che migliora e i servizi in crescita.

La riduzione dell’inflazione fa prevedere la fine del rialzo dei tassi entro il 2023.

Le famiglie continuano a tenere un comportamento prudente per i consumi “Le vendite al dettaglio (di beni) fiacche nel quarto trimestre 2022 (+0,4% in valore, -1,8% in volume) – osserva ancora Confindustria – confermano decisioni di consumo prudenti per l’alta inflazione; la spesa delle famiglie si è spostata ancor più verso i discount. Cresce invece la spesa per servizi (indice Icc)”.

 Per gli investimenti, lo scenario è migliorato a inizio 2023: le aspettative delle imprese sulla domanda sono tornate positive (+10,4 sul 1° trimestre il saldo delle risposte, -4,8 per fine 2022); e cresce la quota di aziende che prevede un aumento degli investimenti nei primi sei mesi (20,0 da 14,4).

Per quanto riguarda il lavoro ci sono più occupati ma manca la manodopera specializzata.

Il comparto del turismo procede bene con valori vicini al 2019 (appena -0,4% come spesa dei viaggiatori stranieri), mentre l’export infine tiene ma è “in frenata”.

I dati di Congiuntura Flash scattano una fotografia del paese il cui PIl che, secondo le previsioni degli analisti, per il 2023 va meglio delle attese.

Antonella Cirese