Disegno di legge delega su anziani e non autosufficienza. Ok del Senato
ll Senato ha approvato il disegno di legge delega sugli anziani e sulla non autosufficienza con 92 voti favorevoli, nessun contrario e 48 astensioni. Ora si attende l’esame a Montecitorio e da aprile 2023 si lavorerà alla stesura dei decreti attuativi.
Il provvedimento, che rientra tra gli obiettivi del PNRR segna dei punti fondamentali in tema di assistenza agli anziani infatti si tratta di un testo che unisce al valore sociale quello sanitario in quanto recepisce le indicazioni di Terzo Settore e delle categorie professionali di riferimento, impegnando il Governo ad adottare misure volte all’invecchiamento attivo, alla promozione dell’autonomia e alla prevenzione delle fragilità, anche attraverso la revisione dell’assistenza domiciliare e il riconoscimento delle cure palliative. La disposizione prevede, in via sperimentale e progressiva, l’introduzione di una prestazione universale graduata, in sostituzione dell’indennità di accompagnamento: le persone anziane non autosufficienti potranno scegliere se riceverla come erogazione in denaro o sotto forma di servizi alla persona.
Tra gli obiettivi della delega abbiamo la «riqualificazione dei servizi di semiresidenzialità, di residenzialità temporanea o di sollievo e promozione dei servizi di vita comunitaria e di coabitazione domiciliare (co-housing), nei limiti delle compatibilità finanziarie di cui alla presente legge». Per quanto riguarda gli assistenti familiari, la delega definisce degli standard formativi per gli assistenti familiari impegnati nel supporto e nell’assistenza delle persone anziane nel loro domicilio.
Inoltre sono previsti anche misure quali il turismo lento per creare inclusione e coesione sociale a favore delle fragilità.
Il disegno di legge continua però ad essere “a risorse invariate“: non sono cioè previste risorse aggiuntive per affrontare “sfide enormi come quella dell’attuazione concreta della domiciliarità” di conseguenza l’auspicio è che vengano previste le risorse necessarie nella prossima legge di Bilancio.
Antonella Cirese