ReStartApp. Tutte donne le vincitrici
L’Appennino si tinge di rosa. Sono donne le vincitrici dell’edizione 2022 del Campus ReStartApp, promossa e realizzata in Irpinia da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con il Comune di Avellino.
Il primo premio di startup, del valore di 30.000 euro, è stato conferito a Iolanda Bernardo (26 anni, da Benevento) con il suo Laboratorio agri-cosmetico artigianale Terre di Janara che si specializzerà nella creazione di cosmetici solidi, realizzati con prodotti naturali provenienti da coltivazioni locali.
Elisa Pisotti (22 anni, da Località Barchi di Ottone, PC) ha ottenuto il secondo premio, del valore di 20.000 euro, con la sua Latteria Artigianale dei Principi in Val Trebbia, che investe sull’agricoltura biologica e sulla produzione e valorizzazione di un formaggio storico locale, la Mulan-na, di cui la sua famiglia è rimasta l’ultima produttrice.
Il terzo premio, del valore di 10.000 euro, è andato a Serena Cerullo (34 anni, dal Sant’Angelo a Scala, in provincia di Avellino) che, nel suo paese di nascita, in Irpinia, vuole avviare il Parthenium Glamping, struttura ricettiva che ospiterà i turisti in casette di legno a forma di botte, offrendo loro esperienze di scoperta del territori.
La vittoria femminile di ReStartApp conferma la tendenza che vede a conduzione rosa quasi la metà delle imprese che sono nate con le iniziative della fondazione.
Imprese femminili che si basano su progetti che hanno l’obiettivo di rigenerare e rinnovare le aree interne dell’Appennino.
Una sfida che ha a cuore la rinascita e la valorizzazione dei territori montani attraverso attività sostenibili che spaziano prevalentemente nel settore agricolo, dell’allevamento e del turismo al fine di creare sviluppo e occupabilità.
L’edizione 2023 di ReStartApp si svolgerà a Sassello, nell’entroterra savonese, in partenariato con da Fondazione Compagnia di San Paolo, capofila, e Ente Parco del Beigua, Comune di Sassello (SV), Comune di Campo Ligure (GE), Coopfond Spa, Lega Ligure delle Cooperative e Fondazione De Mari, con un contributo di Fondazione Carige.
Antonella Cirese