Smart working e il mondo del lavoro cambia

Lo smart working ha dato centralità allo svolgimento del lavoro rispetto al luogo di lavoro.

E’ quanto emerge dall’indagine  report “Future of Work Life”, realizzato dall’Ericsson Consumer & IndustryLab, condotta in 30 mercati a livello globale, tra cui l’Italia. Sono stati somministrati 38mila sondaggi online tra i dipendenti, 3.600 tra i decision maker e sono state realizzate 11 interviste approfondite con i decision maker in settori selezionati in tre mercati: Cina, Spagna e Stati Uniti. L’obiettivo è fare luce su come i dipendenti e i datori di lavoro stiano affrontando l’attuale situazione e far emergere le loro opinioni sul futuro del lavoro dopo l’impatto di pandemia, digitalizzazione e flessibilità del mercato.

In Italia, 4 lavoratori su 10 (40%) afferma di godere di una maggiore flessibilità sul lavoro. Il 33% dei lavoratori vede nella tecnologia un fattore di flessibilità e ciò che consente di lavorare da qualsiasi luogo. Il 43% considera la flessibilità dell’orario o della sede di lavoro come un requisito fondamentale, e il 21% afferma che la flessibilità è la priorità assoluta se volesse iniziare a cercare un nuovo lavoro .Questi dati non si discostano molto dai dati degli altri paesi presi in esame.

In particolare in Italia i lavoratori danno  priorità:a stabilità (40%), flessibilità (21%), digitalizzazione/tecnologia (17%), carriera (17%); lavoro organizzato per progetti (5%).

Il report evidenzia come sia da potenziare la connessione mobile per superare il divario digitale e consentire di lavorare in flessibilità ai lavoratori che non hanno la disponibilità di una connessione fissa infatti in base ai risultati della ricerca si rileva che per lavorare da casa : il 69% degli intervistati utilizza la banda larga, via cavo o fibra, mentre, sempre secondo lo studio Ericsson, il 61% dispone di router 3G/4G/5G o può utilizzare il proprio smartphone come dispositivo mobile. Allo stesso tempo, il 29% utilizza esclusivamente reti cellulari per connettersi.

La necessità di affidarsi completamente alla connettività mobile è particolarmente evidente nelle aree rurali (meno di 5.000 abitanti), dove 4 persone su 10 utilizzano router e reti cellulari 3G/4G/5G per connettersi a Internet.

È interessante notare che anche un quarto degli abitanti delle grandi aree metropolitane (oltre 5 milioni di abitanti) utilizza esclusivamente le reti mobili.

Ruolo importante sono chiamati a svolgere i datori di lavoro per creare, in collaborazione con i dipendenti, un welfare aziendale che attui innovazione digitale e flessibilità nel lavoro.

Antonella Cirese