Report Istat 2020. Quanto hanno speso i Comuni per i servizi sociali

Nella spesa dei Comuni per i servizi sociali continua ad essere evidente il divario Nord –Sud. Lo rivelano i dati, relativi al 2020, diffusi dall’Istat.

Partendo dalla constatazione che il 2020, a causa della pandemia, è stato caratterizzato dall’emergenza sanitaria, con il conseguente aumento dei bisogni assistenziali, si evidenzia che al Sud la spesa pro-capite per il welfare territoriale (66 euro) è la metà della media nazionale (132 euro) e poco più di un terzo di quella del Nord-est (184 euro), mentre le Isole sono in linea con la media nazionale.

L’istat afferma che “Quasi il 30% dei Comuni del Mezzogiorno non offre il servizio di assistenza domiciliare agli anziani in condizioni di fragilità, che prevede un supporto per la cura della persona e dell’abitazione”. Al Centro sono meno del 15% e meno del 10% al Nord.

Per quanto riguarda le strutture residenziali socio-assistenziali e socio sanitarie al 31 dicembre 2020 sono 12.630 i presidi residenziali attivi nel nostro Paese, con un’offerta di circa 412mila posti letto, sette ogni 1.000 persone residenti.

L’offerta è maggiore nel Nord-est, con 9,9 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre nel Sud del Paese supera di poco i tre posti, con appena il 10% dei posti letto complessivi.

Dati che fanno riflettere e che dovrebbero spingere in modo mirato e professionale  sia le istituzioni nazionali che quelle regionali ad investire decisamente sul territorio meridionale per la riqualificazione delle aree depresse del mezzogiorno.

Antonella Cirese