Afghanistan dove Dio viene solo per piangere
E’ una brutta storia, fatta di dolore, di sofferenza e di violenza, di cui troppo spesso le donne sono vittime, ma è anche una bella storia, perché piena di coraggio, che alimenta la speranza che un giorno le cose possano cambiare, perché tutte le donne, in ogni angolo del mondo possano esprimere se stesse, la loro forza, la vita che c’è in loro.
E’ un libro che fa pensare, meditare, sul fatto che ancora troppi sono nel mondo, gli esseri umani che non hanno nemmeno la minima parte ci ciò di cui noi, ogni giorno, possiamo godere. Due cose su tutte: libertà e cibo.
Non è un romanzo. E’ un racconto sull’Afghanistan, sulle sue donne e la loro condizione, comune a quella di milioni di donne di molti paesi, sottomesse a credenze che di religioso non hanno nulla, di donne che non esistono, prive di diritti e di dignità, ma che sono in realtà la vera forza dei loro paesi, perché continuano a credere nella vita e nelle loro potenzialità, e nella possibilità di affermare i loro diritti.
Shirin-Gol è la protagonista del libro, “dolce fiore” il significato del suo nome, benedetta alla nascita dalla madre, che avrebbe avuto un aiuto nel suo lavoro, senza richiedere troppe attenzioni, destinate invece ai figli maschi. Shirin-Gol imparerà a leggere, troverà sempre la forza di vivere, sarà una donna che riesce a dare voce a migliaia di altre che non contano nulla, che sono solo dei corpi maltrattati: senza voce, senza volto, senza diritti.
Massimiliano Sassoli
Autore: Shakib Siba
Editore: Piemme
Genere: problemi e servizi sociali
Argomento: Afghanistan donne
Collana: Piemme pocket