Percettori e pagatori di tasse
Quando accendi la luce paghi le tasse, quando fai benzina paghi le tasse, così tutta la tua vita è accompagnata da sigle che indicano le tasse che paghi; quindi sei certamente un pagatore di tasse. Se qualcuno o molti pagano ci sarà qualcuno che incassa. Nessuno lo dirà chiaramente perché se ne vergogna ma sono in tanti. Dal vigile urbano al ministro, dal sindaco all’appaltatore di lavori pubblici, dal medico dell’ospedale pubblico al poliziotto, tutti questi sono percettori di tasse.
Il percettore di tasse percepisce sia lo stipendio netto che intasca e spende come meglio crede, sia tasse e contributi che versa come tasse (più tanto altro). Il percettore di tasse si sforza di accrescere la propria condizione con avanzamenti di carriera, straordinari, ecc. ecc. cioè ha interesse ad aumentare la quantità di tasse percepita mentre il pagatore cerca di ridurre il più possibile le tasse pagate. Questo è lo scenario politico attuale e del futuro; alla dicotomia destra-sinistra che si scontrava sulla porzione di ricchezza prodotta nell’economia da riconoscere al lavoratore o alla proprietà, si sostituisce lo scontro tra pagatori di tasse e percettori di tasse.
Percettore di tasse è anche colui che scrive le leggi fiscali e quindi è animato da intenti persecutori verso il pagatore che ritiene evasore per antonomasia. Il pagatore non vede l’ora di lasciare il proprio lavoro e passare dalla parte dei percettori di tasse divenendo usciere di un ministero o vigile urbano… per lui è molto meglio ma così i pagatori di tasse sono sempre più pochi. Lo scontro tra queste due categorie è sempre più esplicito con cartelle esattoriali e multe che fioccano come coriandoli a carnevale e regole fiscali fuori dalla più elementare legalità; il governo è chiamato per l’ennesima volta alla riforma fiscale per mettere “ordine” -cioè legalità- ad una situazione insostenibile.
Lo farà? Certamente non ci riuscirà. Anzi. Per garantire maggiormente il flusso di danari necessario a mantenere la pletora di percettori di tasse si pensano cose contrarie alle più elementari norme del diritto naturale. Come il pagamento elettronico. Cioè si impone l’uso della moneta elettronica riducendo il valore della carta moneta (che pure sarebbe la moneta ufficiale) per consentire ai cervelloni elettronici delle banche di memorizzare quello che spendi a beneficio del fisco che così utilizza gli sportelli bancari per i propri scopi. Così il Pos (cioè quella macchinetta che legge la tua carta di credito) diviene il moderno agente delle tasse che ti accompagna dalla nascita alla morte. È evidente la compressione fortissima della libertà del cittadino ma nessuno se ne frega perché si deve perseguire l’evasore (anche se ormai non esiste più) per essere certi che lo stipendio degli stessi agenti delle tasse (come di tutti i percettori di tasse) arrivi puntuale sul loro conto. Tutti sanno che il reddito dei pagatori di tasse è insufficiente per soddisfare gli appetiti e le ambizioni dei percettori di tasse ma per il momento anzichè cambiare la legge fiscale si punta a far rispettare con ulteriore autoritarismo, quella liberticida che c’è.
Un po’ come ci disse con maggiore sagacia di chiunque altro un certo principe Antonio dè Curtis, meglio conosciuto ed amato come Totò quando divise l’umanità in uomini (quelli che si alzano presto la mattina e pagano le tasse già da quando accendono la luce) e caporali….
Siamo ad un bivio fondamentale per la civiltà occidentale. Come la civiltà di Roma fu distrutta dalla fine delle leggi naturali e delle libertà che la regolavano e che l’hanno resa il più fulgido ed insuperato esempio di civiltà politica ed economica, così anche la nostra civiltà già barbarizzata e colpita a morte dagli effetti ambientali dell’uso delle tecnologie sta per entrare nel nuovo medioevo che come quello di Carlo Magno non avrà libertà economiche e le produzioni saranno affidate alle macchine e alla chimica che senza sforzo ci forniranno come fossero integratori alimentari le proteine, gli zuccheri, i grassi e i vaccini che altre macchine intelligenti riterranno utili per noi. E non si potrà tornare indietro.
Se vincono i percettori tasse questo è lo scenario che si prepara; se vincono i pagatori di tasse la persona umana e le sue libertà potranno a continuare ad essere centrali e la nostra a dirsi civiltà.
A voi la scelta.
Canio Trione