Le comunità energetiche “conquistano” le Diocesi

Le diocesi si rivelano promotrici di comunità energetiche. Lo rivela il report “Le Comunità energetiche rinnovabili contro la crisi” pubblicato da Symbola, che esamina il livello di conoscenza e diffusione delle comunità energetiche nel Paese, nelle imprese, nel mondo ecclesiale.

Il report testimonia come vi sia una grande domanda di CER, Comunità energetiche rinnovabili. La propensione a partecipare ad una comunità energetica raggiunge quasi il 60% tra i cittadini, 56% tra le imprese e l’85% dei referenti diocesani ritiene che le CER possano incidere positivamente in termini di aumento dell’energia rinnovabile prodotta in Italia.

Le diocesi indicano come opportunità l’accelerazione della transizione ecologica (26%), il rafforzamento dei legami sul territorio e tra i cittadini (25%) e il vantaggio economico in termini di risparmio energetico (23%). Inoltre, insieme alle amministrazioni locali (78%), diocesi e parrocchie (72%) sono state indicate come gli attori che dovrebbero avere un ruolo di promozione

La svolta verso le Comunità energetiche da parte delle diocesi fu lanciata nel corso della quarantanovesima Settimana sociale dei cattolici italiani, svoltasi a Taranto nell’ottobre 2021 e dedicata ad “Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”, in cui fu sottolineata la necessità di investire nella transizione, lavorando concretamente per una società resiliente e sostenibile.

Le parrocchie hanno accolto il seme lanciato a Taranto e diventano promotrici di comunità energetiche sotto il segno della cura dell’ambiente, del creato e dei più fragili.

Le comunità energetiche si riconfermano un ottimo strumento sia per la transizione energetica e sia per rafforzare il legame tra territorio e comunità per attuare una concreta integrazione sociale-economica.

 

Antonella Cirese