Tovaglia sì o no? Runner o tavolo di design senza nulla
Facciamo un salto nel tempo. Gli antichi Greci e i Romani a tavola usavano la mollica di pane per pulirsi le mani. E usavano le focacce come tavoli.
Nel tempo sono comparse le tovaglie considerate elementi decorativi. Da qualche anno, in alcuni casi, sono addirittura scomparse dalle tavole. Su questo tema si stanno interrogando accademie, scuole di cucina ed esperti del settore.
Vediamo usi e consuetudini andando a ritroso nel tempo.
Nell’antica Grecia tovaglie e tovaglioli erano dei perfetti sconosciuti, al loro posto i commensali si strofinavano le dita su un impasto morbido; invece nell’antica Roma veniva usato un pezzo di pane, il cosiddetto “pane da bocca” che veniva poi mangiato o gettato ai cani. I romani introdussero anche due tipi di stoffa legati alla tavola: il sudarium, una sorta di salvietta per pulire il viso e un grande drappo per mangiare sdraiati.
La tovaglia fin dall’antichità ha rappresentato un elemento decorativo. Nel medioevo, soprattutto nelle occasioni importanti, erano in lino, ornate con balze colorate, a volte si usava profumarle, anzi venivano sovrapposte, scegliendo tonalità in nuance con le pietanze.
Con il tempo si sono modificate o adeguate le consuetudini. L’abitudine di mangiare con le mani obbligava ad usare tessuti adatti che asciugassero le mani. I tovaglioli nel medioevo si condividevano, poi nel Rinascimento cominciarono ad essere individuali, in tessuti pregiati, piegati in tre o in quattro, messi sopra il piatto insieme ad un biscottino, da questa consuetudine è nato il termine “coperto”.
Ogni epoca ha delle caratteristiche. Oggi, a casa ognuno fa come gli pare. C’è chi usa le tovaglie, chui non lo fa, chi si affida alla carta.
E il mercato delle tovaglie è in continua discesa anche nei ristoranti per vari motivi. Il possesso di tovagliato causa notevoli investimenti in termini di costi e tempo alle aziende di ristorazione. Per questo motivo negli ultimi anni l’attenzione si è spostata verso le tovagliette americane, più veloci e meno costose del classico tovagliato.
E poi c’è il runner che viene utilizzato sulle tavole in stile minimal come unico ornamento, oppure al posto del coprimacchia, sopra la tovaglia classica. Il runner valorizza lo spazio tra due commensali seduti di fronte, arricchendo così la tavola dal punto di vista estetico e preserva dalle macchie la tovaglia che si trova sotto. L’unico limite dei runner è che non possono essere usati sui tavoli rotondi.
Paola Copertino