La protesta del caro-affitti travolge il Belpaese
È del 27% il rincaro degli affitti nella città di Bari. E gli studenti protestano in tenda. Una protesta che accomuna tutti gli studenti e le studentesse. Si vedono tende all’esterno di tutti gli Atenei italiani.
‘Ma ci sono le borse di studio!’ – potrebbe obiettare qualcuno. Sì. Quelle che a Bari coprono solo il 10% della richiesta di alloggi. E l’unica misura pensata per arginare il problema sembra fare ancora un passo indietro. Si tratta dei 660 mln di euro che dovevano essere sbloccati per dare un alloggio ai fuori-sede. E ai pendolari.
Nella Capitale si sta pensando ad un accordo con gli istituti religiosi.
D’altro canto, il Sindaco di Venezia argomenta usando la retorica del lavoro. Alimentando il malessere generale. “Se non puoi pagare… non meriti l’Università” tuona Brugnaro. E ancora “Basta alloggiare in periferia e fare dei lavoretti”.
Dichiarazioni in perfetto allineamento con il sistema neoliberista per il quale: ‘Non puoi permetterti un alloggio? È solo colpa tua’.
Ancora una volta la dimensione sociale viene a mancare. Quella dimensione dell’azione che vede uniti migliaia di giovani fuori alle Università. Uniti per veder riconosciuta la propria identità di studenti. E di studentesse. Di cittadini e di cittadine.
Lucia Ricchitelli