Maturità 2023. Si torna al passato
L’esame di maturità, dopo i tre anni di pandemia che hanno richiesto modalità alternative di svolgimento, quest’anno torna nella sua forma tradizionale.
Gli studenti che si cementeranno negli esami di maturità sono 536.008 (521.015 candidati interni e 14.993 esterni), distribuiti in questo modo:
– Licei: 267.758;
– Istituti Tecnici: 173.892;
– Istituti Professionali: 94.358.
La maturità 2023 prenderà l’avvio mercoledì 21 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi per proseguire il 22 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio- comprensivo quest’anno anche dell’insegnamento dell’educazione civica- che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.
Rispetto alla tradizione l’unica deroga riguarda i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO). Lo svolgimento delle attività PCTO non è requisito di ammissione all’Esame di Stato mentre lo svolgimento delle prove Invalsi è requisito di ammissione, ma non c’è connessione fra i risultati e gli esiti dell’Esame di Stato.
Si ritorna al tradizionale anche per quanto riguarda le commissioni nelle quali vi saranno tre commissari esterni, un presidente per singola commissione e tre commissari interni.
Il conto alla rovescia abbia inizio.
Antonella Cirese