La guerra in Ucraina… ma perché?

Abbiamo imparato dalla nostra storia scadenzata da secoli di carneficine che la guerra è cosa da evitare sempre e comunque. Inoltre durante il ventennio che ha separato le due guerre mondiali è stato firmato da quasi tutti i paesi del Mondo un Trattato che metteva fuori legge la guerra così come è stata concepita fino ad allora tant’è che oggi ci si fa attaccare per legittimare la legittima difesa, ma nessuno intraprende o dichiara una guerra. Tra missioni di pace ed operazioni di polizia (come quella russa in Ucraina) assistiamo ormai da svariati decenni ad operazioni militari giustificate nei modi più variopinti che sono vere e proprie guerre delle quali però i belligeranti se ne vergognano e cercano di costruirsi una narrazione che convinca la opinione pubblica della bontà di quella guerra.  

Di tutto ciò, con la fattiva collaborazione dei giornaloni, ci hanno abituati anche se non possiamo accettarlo; ma il fatto che nessuno vuole prendere in considerazione l’ipotesi di trattative di pace in Ucraina non è accettabile. Il Papa si è sentito dire in casa propria che questi non sono fatti suoi. Dal G7 abbiamo sentito ancora peggio anche relativamente alla iniziativa cinese. Cioè in maniera sempre più esplicita si dice no alla fine guerra prima che si avvii una qualunque trattativa. Tattica? Lo speriamo ma il punto è un altro. Lor signori che non vogliono la pace sanno cosa significa anche per loro questa guerra? Coloro che hanno deciso questa escalation sanno e quindi vogliono che la carneficina continui? La contrapposizione -non nuova- di popolazioni cristiane scatenate contro altre popolazioni cristiane e la loro mutua distruzione a chi può giovare? Chi finanzia tutto questo visto che i belligeranti sono tutti indebitati oltre ogni sostenibilità? Non è che alla fine gli unici che guadagneranno qualcosa saranno solo questi finanziatori come è accaduto in tutte le guerre degli ultimi secoli?  

L’opinione pubblica di tutto il mondo si indigna e intenerisce per le migliaia di neonazisti filorussi uccisi da migliaia di neonazisti filo ucraini non senza essere anch’essi decimati. In molti si chiedono cosa nasconde questa vicenda. La dietrologia si sbizzarrisce in ogni modo -anche i meno credibili- senza però pervenire a nessuna certezza. La Russia sa che alcune provocazioni che subisce tendono a farle fare quell’escalation militare che potrà poi giustificare agli occhi della opinione pubblica occidentale ulteriore impegno militare Nato…però Putin, pur sapendolo, abbocca. L’Ucraina sa che non può “vincere” nel senso di issare la bandiera Ucraina sul Cremlino o entrare nella Nato e se mai la Russia collassasse non sarà la piccola Ucraina a mangiarsi il boccone russo ma altri… quindi cosa vuole veramente? Esportare la democrazia non è una ragione credibile come non lo era nelle altre guerre intraprese per lo stesso motivo… quindi cosa c’è dietro? Dissestare la Russia per mettere le mani sulle sue risorse naturali? Ma non è un po’ troppo ambizioso?  

La interpretazione più verosimile sulla base dei fatti che conosciamo è che si vuole la guerra per la guerra; ma chi potrebbe avere immaginato e voluto una mostruosità del genere?   Non era accettabile seguire i dittatori che ti portavano in guerra per la loro voglia di potenza e quindi abbiamo voluto, cercato e conquistato la democrazia; ma adesso andare in guerra senza sapere il perché (non dico volere o condividere ma almeno sapere perché) è una beffa incredibile che la dice lunga sulla considerazione di cui godiamo nelle menti dei potenti e sui mezzi che questi hanno affinato per controllarci. Sulla base di quale consenso popolare si stanziano miliardi e si inviano armi per allungare la guerra?  

La verità è che se non la smettono subito molte cose cambieranno e molti potenti che si ritengono intoccabili ed eterni -anche quelli che per viltà si tengono nell’ombra- potrebbero accorgersi che oltre al Papa e al Re l’altro potente è “chi non tiene niente”.

Canio Trione