Over 50 e lavoro

Talenti senza età – Donne uomini over 50 e lavoro, una ricerca svolta nel 2019 da ValoreD, sottolinea come “molto spesso il talento dopo i cinquant’anni rimane invisibile, vittima dei tanti stereotipi legati all’invecchiamento. Invece, per costruire interventi efficaci, è indispensabile comprendere la realtà di vita e di lavoro che caratterizza questa generazione”.

Attualmente si assiste ad una contraddizione infatti da un lato si richiede ai lavoratori maturi di far “largo ai giovani” per rigenerare l’organico e alleggerire i costi aziendali e dall’altra si prolunga l’età pensionabile per non appesantire gli oneri previdenziali.

In un mondo che sta vivendo la transizione demografica nella direzione della diminuzione della natalità e nell’aumento dell’aspettativa della vita è necessario partire dalla constatazione che l’età matura è un valore aggiunto e quindi una risorsa economica.

La gestione del lavoro maturo va affrontata sia a livello di sistema che a livello aziendale.

Il talento non conosce età e gli over 50 sono un valore aggiunto per i giovani a cui possono trasmettere esperienze, capacità e risultati portati. Una giusta strategia potrebbe essere quella di affidare ai lavoratori maturi compiti di mentoring in modo da offrire ai più giovani ulteriori possibilità di formazione on the job.

Stato e aziende devono lavorare insieme l’uno promuovendo l’invecchia mento attivo come in effetti è previsto dal programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) che prevede l’inclusione tra i suoi beneficiari anche dei lavoratori over cinquantacinque e le altre potenziando le politiche di age managemnt valorizzando i lavoratori più maturi.

Antonella Cirese