A Palermo nasce il primo poliambulatorio di prossimità

Il primo poliambulatorio di prossimità “Accùra” nasce, in 250 metri quadri, nel centro di Palermo.

La scelta di Palermo ha un valore fortemente simbolico in quanto si tratta di un centro metropolitano in cui tante persone, che vivono in condizioni di fragilità, hanno serie difficoltà ad accedere o comunque ad utilizzare i servizi del Sistema Sanitario Nazionale.

Accùra è un progetto realizzato dalla Cooperativa Sociale Sviluppo Solidale, impresa sociale che si occupa di inclusione di persone vulnerabili nel territorio palermitano da oltre 25 anni; Fondazione Ebbene,  Fondazione di Partecipazione che già in tutta Italia si occupa di lotta alla Povertà, economie generative e sviluppo dei territori con un approccio di “prossimità”- Intersos, l’organizzazione umanitaria italiana da 30 anni impegnata in tutto il mondo nel portare aiuto immediato e sostegno socio-sanitario alle vittime di guerre, violenze, calamità naturali ed estrema esclusione; Consorzio Sol.Co. Rete Siciliana delle Imprese Sociali, rete regionale delle Imprese Sociali che promuove un sistema di economia civile basato sulla “prossimità” e sullo “sviluppo locale.

Il poliambulatorio si occuperà di accoglienza e cura delle famiglie fragili della città di Palermo ma tra i destinatari sono comprese anche le persone che provengono da altri Paesi bisognose di assistenza iniziando da quella sanitaria e che necessitano di un sostegno globale a partire dai bisogni strettamente sanitari.

A supporto delle persone provenienti da terzi paesi è previsto all’interno del poliambulatorio la sede di LgNet2 – punto di prossimità socio-sanitario, programma finanziato dal Comune di Palermo nell’ambito delle misure di emergenza FAMI del Ministero dell’Interno, con compiti di interventi per l’assistenza socio-sanitaria da parte di squadre itineranti di pronto soccorso e sportelli unici.

Le attività svolte dal centro si snodano in visite mediche generali, visite specialistiche soprattutto nei settori della ginecologia, cardiologia, medicina nutrizionale e psichiatria; orientamento socio-sanitario, con sessioni per l’accesso al sistema sanitario regionale; attività e corsi di formazione e promozione della salute; percorsi di sostegno psicoterapeutico. Le attività del policlinico saranno inoltre supportate da una clinica mobile con un team multidisciplinare specializzato in medicina di prossimità.

Il poliambulatorio mette al centro il benessere psico-fisico sociale della persona infatti l’obiettivo non è solo curare e prevenire ma anche creare le condizioni che aiutino le persone a superare l’emarginazione sociale nell’ottica di una comunità che sia inclusiva e non esclusiva

Un obiettivo che richiede la collaborazione tra sociale, enti del terzo settore e istituzioni perchè la cura e la tutela del prossimo vulnerabile va a benefico dell’intera comunità divenendo bene comune.

Antonella Cirese