Imprese familiari e continuità aziendale

In base ad un’indagine realizzata dal Gruppo Giovani di Confimi Industria e da Fondazione Imprenditori, su un campione di 200 aziende a conduzione familiare, risulta che nelle imprese familiari accanto alla staffetta generazionale si affianca anche la continuità aziendale.

I destinatari dell’indagine sono stati i senior, oggi alla guida della propria azienda, e i junior, a loro volta suddivisi tra imprenditori alle prime armi e manager navigati. I due differenti gruppi sono stati intervistati singolarmente e senza interrelazione.

Dalle risposte si evince che rimane salda la fiducia che il genitore ripone nella capacità/volontà dei propri figli di dare continuità all’azienda e quindi tramite la successione familiare ma si fa anche strada, in 1 caso su 3, la possibilità che l’azienda prosegua grazie al coinvolgimento dei collaboratori.

Nota positiva, che sottolinea come le imprese familiari siano sempre più incentrate sulla innovazione, è che la quasi totalità degli intervistati vede nei figli una predisposizione a modelli di business improntati alla sostenibilità e alla transizione digitale.

Inoltre il 75% del campione intervistato ritiene che la formazione all’imprenditorialità debba avvenire esternamente alla famiglia grazie a professionisti terzi all’impresa familiare.

I giovani imprenditori confermano che la formazione all’imprenditorialità e alla managerialità è fondamentale e non può concretizzarsi solo lavorando in fabbrica aggiungendo anche che il coinvolgimento nell’azienda di famiglia è bene che sia pianificato per tempo, ma non necessariamente il prima possibile.

La parola d’ordine nelle PMI non è più la staffetta generazionale ma la continuità aziendale che può assumere anche modalità diverse dal classico passaggio di timone di padre in figlio.

Antonella Cirese