Il digitale è meridionale
Il digitale è meridionale non è una frase di circostanza ma un dato di fatto. Dall’indagine svolta dal Team Data Scientist di InfoCamere – sulla base dei dati Movimprese- risulta che, grazie soprattutto alla spinta propulsiva del Meridione, nel nostro paese le aziende che offrono servizi per lo sviluppo di attività digitali sono cresciute del 37% negli ultimi dieci anni (contro una crescita dell’intero comparto dei servizi del 13,5%),
In base alla ricerca cresce il numero delle imprese che si avviano verso la transizione digitale e di conseguenza aumenta l’offerta dei servizi- dai servizi di e-commerce ai servizi di connessione internet, dall’elaborazione dati alla produzione di software -fondamentali per accompagnare le imprese nelle loro trasformazione.
Alla fine del 2012 le imprese che offrivano questi servizi erano 104.508 mentre alla fine del 2022 sono 146.583.
Entrando nel dettaglio l’aspetto rilevante è che le regioni meridionali sono tra le più attive nelle imprese legate ai servizi digitali in quanto le regioni che ne ospitano di più sono la Lombardia (30.856) il Lazio (18.556) e la Campania (14.671) ma, nel periodo considerato, è stata quest’ultima a mettere a segno il maggiore aumento in termini relativi (+68,9%). Dopo la Campania, le regioni più dinamiche sono state altre tre regioni del Mezzogiorno: la Puglia (+49,2%), l’Abruzzo (+46,2%) e la Sicilia (+42,6%) a testimoniare la forte attrattiva dei servizi legati all’economia digitale per le imprese del Sud, complessivamente aumentate del 50% nel periodo.
L’economia digitale non è un sogno ma una realtà e può essere un’opportunità affinchè i giovani meridionali restino nella propria terra d’origine.
Antonella Cirese