“La memoria del mondo”, festival letterario

Lo scrittore barese Nicola Lagioia ha chiuso recentemente a Roma, nello Stadio Palatino del Parco Archeologico del Colosseo, il festival internazionale “Letterature”, giunto alla XXII edizione. La rassegna ha preso il suggestivo titolo “La memoria del mondo”, in omaggio all’opera di Italo Calvino, del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita. La kermesse letteraria è stata una narrazione contemporanea sull’origine dell’universo che si è aperta a una molteplicità di visioni del futuro.

Nicola Lagioia, con l’inedito “Liberi dalle catene”, ha proposto una riflessione filosofica, politica e letteraria sulla trasmissione del sapere e, in particolare, sulla memoria: biografica (dei singoli individui), nazionale, storica (degli uomini) e di specie (animale). Il tratto unificante tra le varie forme di memoria è la catena alimentare, la violenza esercita da sempre sugli altri animali o uomini, per la sopravvivenza. La civiltà, il progressivo emanciparsi dalla violenza originaria, viaggia più velocemente rispetto al patrimonio genetico e all’emotività. Gli esseri umani portano dentro di sé quell’ombra e, pertanto, sono costretti a conviverci e a scenderci a patti. Alcune storie hanno un potere taumaturgico rispetto a questo problema, da qui l’importanza della lettura. “La letteratura si occupa del male, ma per esorcizzarlo” – ha affermato Lagioia.

Il vincitore del Premio Strega 2023 è stato preceduto da Maaza Mengiste, scrittrice nata ad Addis Abeba e residente a New York, vincitrice del premio The Bridge 20219 per la narrativa e finalista al Booker Prize 2022, con l’inedito “La memoria del mondo”. Prima ancora a salire, sul palco del Palatino, è stato il romanziere e accademico francese David Diop, vincitore del Prix Goncourt des lycéens, del Prix Kourouma, del Premio Strega Europeo 2019, del Los Angeles Times Book Prize for Fiction e, primo francofono, dell’International Booker Prize, con il racconto “Michel Adanson e la memoria del mondo”. 

Il programma ha alternato letture di testi letterari inediti, nei quali autrici e autori del panorama internazionale, hanno declinato il tema in una suggestiva commistione di parole, immagini e suoni. La serata conclusiva con Diop, Mengiste e Lagioia ha visto esibirsi, per la parte artistica: Barbara Fiorenza e Claudio Ladisa, acrobatica aerea, musiche composte ed eseguite da Teho Teardo elettronics, Ambra Chiara Michelangeli alla viola, Gabriele Coen al clarinetto.

Il storica manifestazione dell’Estate Romana è stata curata di Simona Cives, responsabile della Biblioteca Casa delle Letterature, con il contributo di un comitato scientifico composto da protagonisti di grande rilievo del panorama letterario, quali Paolo Di Paolo, Melania Mazzucco, Davide Orecchio, Igiaba Scego e Nadia Terranova. La regia e gli interventi artistici sono stati affidati a Fabrizio Arcuri.

La ventiduesima edizione del Festival si è avvalsa del patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Italo Calvino e del Laboratorio Calvino; è stata promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e curata dall’Istituzione Biblioteche di Roma, organizzata da Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con le principali associazioni dei librai e degli editori, alcune ambasciate accreditate in Italia e i loro istituti di cultura.

Fotografia (di Vincenzo Legrottaglie)

 Nicola Lagioia al Festival Internazionale di Roma “Letterature”, XXII edizione