La riforma fiscale è realtà: approvata la legge delega fiscale
La legge delega per la riforma fiscale 2023 è stata approvata in via definitiva alla Camera e contiene tante novità ma, per divenire operative, c’è un lungo iter. Dall’entrata in vigore ci saranno 24 mesi per approvare i decreti legislativi di modifica inoltre va ricordato che dopo l’approvazione dell’ultimo decreto, il Governo avrà a disposizione altri 24 mesi per intervenire eventualmente con nuove modifiche
ll testo è suddiviso in cinque parti e si compone di 23 articoli che toccano diversi aspetti del sistema tributario attuando una revisione che si aspettava da oltre 50 anni.
Tra i vari contenuti del provvedimento vanno annotati la riduzione dell’Irpef attraverso l’introduzione di aliquote piu basse fino alla riduzione degli scaglioni di reddito da quattro a tre; la flat tax incrementale per i dipendenti si è trasformata in una detassazione da applicare a:tredicesima, straordinari e premi di produttività, viene aggiunto il concordato preventivo biennale per le partite Iva e le Pmi ossia il fisco calcolerà quanto dovuto ai fini dell’imposta sui redditi per i due anni successivi: chi accetta non avrà contestazioni sull’Irpef e avrà certezza su quanto deve pagare; per quanto riguarda il RES è previsto un doppio regime agevolato.
Accanto all’aliquota ordinaria (24%), si prevedono due regimi di vantaggio complementari: il primo la riduce alle imprese che impiegano risorse in investimenti, nuove assunzioni o partecipazione dei dipendenti agli utili; le imprese che non beneficiano della riduzione possono fruire di eventuali incentivi fiscali in forma di superammortamento; scompare l ‘ Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per l’Iva è prevista una completa revisione con la possibilità che per alcuni generi alimentari di prima necessità sia a costo zero ;cambia il rapporto Fisco -contribuenti e per sostenere i cittadini onesti saranno cancellate le sanzioni tributarie per chi avrà “comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente” i rischi fiscali oltre che a vantaggio dei contribuenti virtuosi è prevista una riduzione sui tempi dei loro rimborsi; le tasse, poi, potranno essere pagate con il Rid (Rapporto interbancario diretto) e arriva anche la possibilità di pagare a rate saldi e acconti dell’Irpef per i lavoratori autonomi.
Tra le molteplici novità meritano rilevanza anche quelle riguardanti il prelievo forzoso per cui salta l’”automazione” dalla procedura di pignoramento dei conti correnti; la cedolare secca viene estesa agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, purché il conduttore sia un esercente, una attività d’impresa, o di arti e professioni. e si prospetta la scomparsa del superbollo per le auto con potenza superiore a 185 chilowatt.
Una riforma tributaria nata per semplificare il fisco e che ora si appresta ad iniziare il lungo iter dell’attuazione.
Antonella Cirese