Ha il profumo del bergamotto la rinascita sociale dei detenuti

La Calabria è protagonista di un’iniziativa socio-educativa volta a realizzare il reinserimento sociale dei detenuti.

Infatti nel carcere di Locri, la Caritas diocesana Locri-Gerace in collaborazione col Tribunale e la Casa circondariale di Locri, l’Uepe e la cooperativa “Felici da matti” ha ideato e sta attuando un percorso riabilitativo-lavorativo e di miglioramento delle condizioni personali del detenuto.

Il  progetto dal nome “mendicanti di riconciliazione, profeti di speranza” si realizzerà soprattutto all’interno del carcere – che versa in condizioni disagiate a causa del sovraffollamento di detenuti e  di extracomunitari che hanno difficoltà ad integrarsi  per scarsa comprensione della lingua  ed insufficienza di beni di prima necessità – e consisterà nell’unire l’attività lavorativa all’interno dei laboratori artigianali con il miglioramento delle condizioni personali di igiene e confort delle persone che scontano una pena.

Grazie alla collaborazione della cooperativa sociale “Felice da matti” -impegnata da anni nell’economia circolare utilizzando il riciclo e il riuso dei materiali di scarto e recuperando socialmente i più fragili- i detenuti sono impegnati nel confezionare prodotti di cosmesi naturale (saponi al bergamotto) oltre che nella produzione di corone e rosari.

Inoltre i detenuti utilizzando gli scarti del legno di ulivo realizzano portasaponi da commercializzare all’esterno del carcere e per ridare piena dignità alla persona umana è prevista anche la creazione di un emporio solidale dove chi è in carcere può trovare abiti e prodotti per la pulizia.

Un progetto di giustizia riparativa che ha come obiettivo il reinserimento lavorativo degli ex detenuti nella diocesi di Locri e che, su iniziativa del presidente del tribunale, prevede anche la realizzazione di un’attività commerciale gestita da ex detenuti.

Antonella Cirese