Mancia al ristorante: facciamo due conti

Ci sono alcuni Paesi nel mondo in cui è di regola lasciare la mancia al ristorante. La guida alle mance nei diversi paesi rivela un mondo di tradizioni e usanze che vanno Da New York a Tokyo, dall’Italia alla Norvegia.

Un’azienda svizzera ha creato una nuova mappa interattiva che diventa un strumento indispensabile contro queste incertezze, offrendo ai viaggiatori un vero e proprio passaporto culturale.

Non è facile infatti sapersi regolare.

Un piccolo gesto che può significare tanto, ma anche una potenziale fonte di imbarazzo quando si viaggia in Paesi stranieri con usanze diverse. Perché un sorriso di ringraziamento in un luogo può trasformarsi in un gesto maleducato altrove.

Non è una questione da poco come molti potrebbero pensare perché quando si parla di mancia, conoscere le usanze locali non è solo una questione di rispetto, ma un vero e proprio biglietto da visita che apre porte e cuori. Infatti la “tip” (mancia) diventa così un linguaggio universale, che parla di valori, stile e comprensione.

Mancia al ristorante: facciamo quindi un giro nei Paesi nel mondo in cui è di regola lasciarla.

In Europa la situazione è molto variegata infatti è un mosaico di tradizioni. L’Europa, con la sua molteplicità di culture, è un panorama molto diversificato in cui ogni nazione ha le sue specifiche tradizioni e aspettative riguardo a questo gesto di gratitudine.

Partiamo dall’Italia.

Il costo del servizio è nella quasi totalità dei casi già compreso nel totale dello scontrino. Nonostante ciò, se il livello del personale si è dimostrato eccellente, è un bel gesto lasciare una mancia, variabile dal 5% al 10% di quanto si è speso.

Ci spostiamo in Polonia, dove la mancia è un gesto personale. Un consiglio: meglio dare il tip direttamente in mano al cameriere, però, piuttosto che lasciarlo sul tavolo.

Ci spostiamo ancora.

La Croazia, con le sue splendide coste, preferisce la mancia in contanti. Che tu scelga di consegnarla direttamente o di lasciarla sul tavolo dopo aver pagato, è un segno di apprezzamento che non passa inosservato. Gode quindi di una considerazione non indifferente.

In Portogallo, anche se non è obbligatoria come in altre parti del mondo, una mancia tra il 5% e il 10% è sempre ben vista.

Ci spostiamo ancora in questo viaggio virtuale.

In Spagna, una comune cortesia è arrotondare il conto alla cifra più vicina. Un esempio pratico. Se la vostra cena costa 28 euro, lasciarne 30, con i 2 euro extra come gesto di gratitudine, è una pratica apprezzata.

Nei Paesi Bassi, potresti imbatterti nel termine “servicekosten” o “bedieningsgeld” sul tuo conto. Questo indica che il servizio è già incluso. Ma se ti senti particolarmente soddisfatto, nulla vieta di lasciare un extra. Tutto sta quindi nella sensibilità personale.

In molte nazioni europee come Svizzera, Francia, Grecia, Belgio, Finlandia, Austria, Germania, Lussemburgo e Norvegia, il servizio è generalmente incluso nel conto. Ciò non impedisce, ovviamente, di lasciare una mancia se il servizio è stato particolarmente notevole.

Per gli Stati Uniti si tratta di un’aspettativa culturale. La mancia è molto più di una semplice cortesia; è una parte fondamentale del salario per molti lavoratori del settore della ristorazione. Una mancia del 20% è lo standard, e non è raro pagare fino al 25% per un servizio eccellente.

L’aspettativa può talvolta portare a tensioni tra clienti europei e camerieri americani: da una parte chi mette in discussione l’ammontare delle mance, talvolta proibitivo rispetto a conti già di per sé salati, dall’altra chi contesta la scarsa sensibilità degli europei nei ristoranti a stelle e strisce.

Ecco come un “tip” diventa un differente modo di pensare ed agire.

Paola Copertino