La calda estate della benzina
L’estate 2023 verrà ricordata anche per il caro costo della benzina infatti il rialzo del prezzo medio della benzina in autostrada è in continua ascesa ed in questi giorni in base ai dati diffusi dal Minit, il self sulla rete autostradale, il prezzo ha raggiunto un prezzo medio di 2,019 euro al litro mentre il 14 agosto il prezzo era di 2,015 euro. Il gasolio self è a 1,928 mentre era 1,921 alla vigilia di Ferragosto) il Gpl servito è stabile a 0,842 euro così come il metano a 1,528 euro.
Il nostro paese si differenzia geograficamente anche per il rialzo dei prezzi in quanto in relazione alla verde in modalità self, la più cara è la Puglia con un prezzo medio di euro al litro pari a 1,969 a cui fanno seguito Calabria (1,967 euro al litro), Basilicata (1,966), Liguria (1,965), Sardegna (1,962), Val d’Aosta (1,959), Molise (1,954), Sicilia (1,946), Campania (1,944), Friuli Venezia Giulia (1,943), Abruzzo, Piemonte e Toscana (1,941), Lombardia (1,940), Emilia Romagna (1,938), Lazio (1,937), Umbria (1,936) e Veneto (1,925) infine la regione più economica sono le Marche con 1,924 euro al litro.
Di fronte a questa situazione, che comunque grava su tutta l’Europa, sia i consumatori che le associazioni di categoria dei benzinai sono in stato di allarme infatti Assoutenti si rivolge al Governo chiedendo un intervento sulle accise e ribadendo la necessità di indagare sulla formazione dei prezzi analizzando l’intera filiera del carburante – che va dall’estrazione alla vendita – all’interno della quale c’è pericolo di speculazione mentre Codacons annuncia un esposto a 104 procure per verificare l’eventuale aggiotaggio.
Va ricordato che a causa “dell’alta volatilità” dei prezzi dei carburanti, a Ferragosto la Guardia di finanza ha “intensificato i controlli a tutela dei cittadini” e dai risultati si evidenzia l’insufficienza delle nuove regole (l’obbligo di esporre ai distributori i cartelli col prezzo medio dei carburanti).
Urgono provvedimenti che tutelino i diritti dei cittadini gravati dal caro vita. Anche perché gli aumenti dei carburanti si ripercuoteranno sui costi di frutta, verdura e beni di consumo in genere.
Antonella Cirese