Illegittimo il divieto di introdurre nel lido cibo dall’esterno
Sono molti i lidi che stanno vietando ai propri ospiti di portare e consumare sotto gli ombrelloni alimenti e drink non acquistati nei bar o nei ristoranti appartenenti a quello stesso stabilimento, obbligando di fatto i vacanzieri a comprare il necessario proprio in questi punti vendita. E arrivando a sborsare in non pochi casi cifre non certo contenute.
Ci si chiede, ma tutto questo è legale? Un lido può arbitrariamente decidere di vietare ai turisti di portarsi da fuori il cibo, così come le bevande o della semplice acqua?
Non è facile districarsi, ma qualche punto fermo di può mettere. A sentire gli esperti in materia non ci sarebbe nessun valido divieto per il quale non è permesso ai clienti di portarsi il cibo dall’esterno, anche perché il servizio offerto da un lido è quello appunto di stabilimento balneare. Il ristorante o il bar presenti nello stabilimento non sono altro che un servizio accessorio, nessuno quindi può vietare di poter accedere con cibo acquistato altrove, non c’è nessuna motivazione nemmeno di natura igienico sanitaria.
Non è possibile, infatti, emanare in maniera del tutto arbitraria una disposizione che vieti ai turisti di portarsi cibo preparato a casa o acquistato all’esterno.
Vanno poi considerati anche altri aspetti.
Si pensi ad esempio a quelle categorie di persone che devono consumare cibi particolari per ragioni di salute o per regimi alimentari specifici. Una norma che vieta questa cosa non c’è: si tratta solo una scelta di tipo commerciale che il lido attua per cercare di incrementare i guadagni.
Evitare che la gente si porti cibo dall’esterno, infatti, costringe il turista, l’ospite, a usufruire del bar o del ristorante.
Paola Copertino