Dalla dispensa al freezer. Controlli al rientro dalle ferie
Si torna alla normalità, con uffici, scuole e occupazioni che riprendono a pieno ritmo. Il controesodo però nasconde pericoli in dispensa o nel frigorifero con il grande caldo che mette a rischio la conservazione degli alimenti.
Allora ci si chiede. Cosa controllare una volta tornati a casa? Quali i maggiori rischi per la salute? Dopo relax, tranquillità, aver mollato un po’ le redini della propria vita e abbandonati i ritmi frenetici, i primi giorni di settembre rappresentano quasi un incubo per gran parte dei vacanzieri.
Una sorta di vademecum con alcuni consigli da seguire una volta fatto ritorno nella propria dimora è stato stilato da Coldiretti. Innanzitutto controllare conservazione e date di scadenza. Il grande caldo ha messo a rischio la conservazione degli alimenti con il pericolo di fastidiose intossicazioni alimentari.
Una particolare attenzione deve essere riservata allo stato e alla funzionalità del freezer e del congelatore per sincerarsi che non vi siano state interruzioni dovuti a blackout o altri problemi elettrici. A questo proposito lo sviluppo di ghiaccio sulle confezioni esterne di surgelati o anche della carne sta ad indicare che è avvenuta una interruzione del freddo ed è quindi consigliabile non consumare i prodotti interessati
Anche le vaschette di yogurt che si presentano gonfie in modo anomalo sono pericolose perché possono essersi verificate fermentazioni indesiderate.
Pericolo insetti. Nei legumi già sgusciati potrebbero nascondersi insetti mentre nelle confezioni già aperte la perdita di fragranza per biscotti o snack sta a significare l’assorbimento di umidità. Su cui dobbiamo dirigere la nostra attenzione? Anche il portapane va controllato perchè il permanere di residui o briciole può favorire le formiche o scarafaggi che spesso si annidano anche nella spazzatura se non è stata eliminata prima delle vacanze.
Dal frigo, passiamo alla dispensa. La presenza di insetti che si manifestano con larve o minuscole farfalline può riguardare anche le confezioni già aperte di riso o pasta sulla quale si possono sviluppare muffe.
A questo punto non ci resta che armarci di santa pazienza e iniziare a controllare, verificare e nel caso cestinare, sperando di non dover eliminare tanto cibo, penalizzando portafoglio e inquinando anche l’ambiente.
Paola Copertino