Giuliano Amato contro Macron?

L’ex presidente Giuliano Amato in una lunga intervista alla Repubblica ci racconta una nuova (o forse no) verità della strage di Ustica; come se non bastasse la meraviglia suscitata da questo scoop… tra una rivelazione e l’altra ricorda che pezzi altamente qualificati dello stato cercavano di depistare le indagini cercando di indurre in errore anche lui preposto alla questione Ustica. Noi non abbiamo il dovere di entrare nei dettagli di quello che dichiara, né, tanto meno di verificarne la attendibilità e confrontarle con altre verità di cui si è dibattuto negli anni, ma non possiamo non chiederci se un uomo pubblico di questa portata e investito della materia in questione abbia il diritto di attendere quaranta anni per raccontare questi fatti e quindi ci chiediamo se non ve ne sono altri ancora non conosciuti e come mai i depistatori non sono stati indagati o, addirittura, hanno continuato a prendere da noi un lauto stipendio pur svolgendo un ruolo più dannoso che utile. Poteva lui nella sua condizione e ruolo non deferirli all’Autorità giudiziaria? Come mai adesso se ne ricorda? Quali sono gli obiettivi che vuole raggiungere utilizzando queste notizie?

Risulterebbe coinvolta la Francia. Paese amico dove andiamo piacevolmente in vacanza e di cui amiamo tante caratteristiche uniche al mondo. Ma alla luce delle dichiarazioni odierne le spese giudiziarie, i danni enormi subito dalla compagnia aerea e i danni pagati alle famiglie delle vittime dovrebbero essere addebitati alla Francia. Si chiedono da parte del già presidente Amato le scuse di Macron che sono evidentemente un segnale minimo; ma dopo che i francesi sono stati colti in castagna che valore avrebbero quelle scuse? Infatti i francesi lo sanno quello che hanno combinato, quindi qualcuno potrebbe pensare che sono stati loro ad ispirare il depistaggio? E poi come se ne escono? chiedendo scusa? Non è un po’ troppo comodo? E con questi signori stiamo in Europa? Dove sono i giudici che devono fare luce su tutta la vicenda?

La Presidente Meloni che deve fare? Deve fidarsi delle dichiarazioni di Amato (che ha atteso troppo tempo per rilasciare questa intervista e quindi abbisogna di riscontri concreti) e considerarle affidabili oppure -più credibilmente- avviare una inchiesta a carico dello stesso Amato (evidentemente informato dei fatti anche se reticente da quasi mezzo secolo) e altri e quindi decidere che posizione prendere con la Francia? Oppure fare finta di niente dicendo che Amato è un visionario un po’ invecchiato che parla senza sapere cosa dice? Magari allontanarlo da ogni incarico pubblico per ovvie consequenziali ragioni. E se la Presidente non smentisce il presidente Amato vorrà significare che conferma che l’Italia nella diplomazia internazionale di fatto non esiste.

Forse proprio l’opinione pubblica può fare la differenza. Quella stessa opinione pubblica cui i giornaloni si rivolgono per avere i click per questi scoop potrebbe svegliarsi e pretendere che le cose vadano al posto loro e cioè che la vita di un italiano o comunque di un ignaro passeggero di un aereo di linea non è senza valore e non può essere priva di rispetto; specie dopo essere stato ucciso.

Stiamo a guardare ma temiamo che le cose si siano messe peggio di ogni immaginazione.

Canio Trione