L’ecoansia e l’alert

Quando il mainsream riporta le dichiarazioni dei politici preoccupati dei possibili futuri disastri ambientali non possono non sapere che tali “notizie” per quanto non nuove -per non dire trite e ritrite- generano ansia. Ansia che per le generazioni allevate nella bambagia e quindi inclini alla paura se non alla codardia, si traduce in azioni e convincimenti spesso radicali. Cose che vediamo in televisione poste in essere da menti deboli e in formazione. Ma se è vero che i politici locali e europei amplificati dai giornaloni sanno di generare tale ansia perché lo fanno? lo vogliono? E se vogliono creare tali tensioni viene da chiedersi il perché. Già il covid si è giocato interamente sull’ansia e  paura di un grande male possibile se non probabile a fronte del quale i rischi connessi al vaccino erano -come sono- minimizzati dai media. Anche lì: l’hanno voluto? se si, perché? Da che mondo è mondo in casi di grave pericolo si invoca il sangue freddo e la calma per meglio fronteggiare la situazione. Invece si arriva a dire apertamente che puoi morire e uccidere i tuoi cari se non fai certe cose. Come mai si arriva a travolgere alle fondamenta il ruolo delle leadership fino a fomentare e utilizzare le paure diffuse e la codardia? Codardia che così diviene l’architrave del futuro controllo delle masse.

In questo contesto di incontrastato dominio della viltà esce come un coniglio dal cappello l’alert. Cioè i nostri cari politici che sembrano aver perso il sonno preoccupandosi di noi si sono attivati per dirci attraverso il telefonino che c’è un pericolo. Perché ce lo dicono? Perché c’è l’alert? Cosa fare se c’è un pericolo? Nulla, solo attendere che qualcuno ti aiuti e ti tragga d’impaccio oppure seguire le istruzioni che ti mandano. Qualcosa non torna e la gente non ha abboccato; molti hanno sepolto i telefonini nelle pentole di acciaio o sotto terra semplicemente per non entrare in contatto con questi pelosi filantropi che ci vogliono aiutare… quindi non è credibile il perché “ufficiale” per cui è stato fatto l’alert e è sovradimensionata la reazione contraria; come mai la gente ha spento i telefonini?

Il messaggio ambientalista ha senza ombra di dubbio colpevolizzato l’uomo e la sua attività dichiarandoli causa dei prossimi disastri climatici; cioè l’uso quanto meno distorto ed eccessivo della tecnologia ha prodotto il disastro che stiamo vivendo; e quindi tutti si sono accorti che ogni più piccola tecnologia può essere molto pericolosa tanto da far rimpiangere il mondo delle fiabe nel quale si crede si vivesse non molto tempo fa. Così proprio il messaggio ambientalista alimenta sospetto se non odio per la tecnologia che -si sostiene da parte degli esperti-  può essere così malamente impiegata da annientare il pianeta.

Appunto una ecoansia priva di limiti ed intelligenza. Ma come stanno veramente le cose? Dobbiamo fidarci dei governanti? Dobbiamo contrastare la tecnologia? E se no che si fa?

Difendere e conservare l’ambiente non è una cosa semplice ma è un obbligo assoluto. Conservare è esattamente l’inverso del cambiare e del progressismo; quindi conservare l’ambiente è l’inverso della tecnologia che forza la natura per renderla coma la vorremmo.

Quando iniziò la rivoluzione industriale con il motore a carbone si valutò il prezzo del carbone e non certo dell’aria che si consumava perché essendocene in quantità immensa non era un bene economico da acquistare sul mercato. L’uso indiscriminato di questo motore e di altri simili ha modificato l’aria e non l’ha conservata come l’avevano avuta. Oggi l’aria pulita è un bene economico con un suo prezzo e la trovi lontano dalle città e cioè lontano dalle tecnologie.

Quindi possiamo dire che la tecnologia (e quindi l’ideologia che chiamano “progressismo”) è sempre stata nemica dell’ambiente e lo ha modificato proprio perché essendo “utile” è stata molto impiegata. E più utile è, peggio è stato per l’ambiente. E così sarà sempre.

Quindi va recuperata una maggiore e migliore comprensione del fenomeno senza averne paura anzi capendo che ineluttabilità della introduzione di sempre nuove tecnologie è il maggiore falso mai inventato e conservare il nostro pianeta è possibile solo fermando la folle corsa della tecnologia e del progressismo politico che la sostiene, che lungi dal conservare alcunchè stravolge tutto e tutti.

Canio Trione