Madonne coronate in Vaticano
L’uso di incoronare l’immagine della Vergine Maria è antichissima e viene dall’Oriente fin dai tempi del Concilio di Efeso (431), in Occidente la pratica si è affermata nella seconda metà del XVI secolo. Il Capitolo di San Pietro ha istituito, su disposizione dei pontefici, il Rito di incoronazione delle immagini mariane che, nel XIX secolo, è stato accolto nella Liturgia Romana. Il privilegio per essere concesso necessitava di alcuni requisiti quali l’antichità dell’effige, l’intensa e partecipata venerazione nel popolo e la frequenza e l’eccezionalità dei prodigi attribuiti all’intercessione della Vergine.
Sul tema, nel Museo del Tesoro di San Pietro nella Basilica papale, è in svolgimento una mostra dal titolo “Madonne Coronate dalla Basilica Vaticana”, aperta al pubblico fino al 7 ottobre, giorno in cui ricade la memoria della Beata Maria Vergine del Rosario.
La mostra, a cura di Pietro Zander, prende avvio da una precedente esposizione che si è tenuta negli Stati Uniti d’America tra il 2011 e il 2012 presso il Knights of Columbus Museum di New Haven, quando per la prima volta è stata presentata la collezione “Madonne Coronate” da San Pietro. Si è trattato di esporre circa cento dipinti restaurati tra il 2003 e il 2011 e descritti grazie alle ricerche d’archivio condotte da Sara Magister soprattutto su documenti custoditi presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.
L’attuale mostra segna l’avvio di un serie di iniziative espositive che si svolgeranno nel museo della Basilica per illustrare l’ininterrotta e vivace devozione mariana nel corso del tempo attraverso dipinti di diversa epoca e provenienza. Si tratta di fedeli riproduzioni pittoriche di immagini della Madonna (statue, rilievi, mosaici, dipinti murali e su tela) d’Italia, d’Europa e del mondo che hanno ottenuto il privilegio di una solenne incoronazione.
Nella prima esposizione vaticana vengono presentati quindici dipinti a olio su tela messi a disposizione da diverse diocesi delle seguenti regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tra le “Madonne Coronate” si è voluto esporre il dipinto di “Nostra Signora di Bonaria”. Da questa venerata Madonna, patrona di Cagliari, della Sardegna e dei naviganti, prende il nome la città di Buenos Aires, capitale dell’Argentina, che ha dato i natali a papa Francesco.
Dal Mezzogiorno provengono alcune importanti opere quali la “Madonna di Otranto”, conservata nella splendida cattedrale romanica idruntina e incoronata nel 1705; la “Madonna del Monte di Viggiano”, in provincia di Potenza, proclamata patrona e regina delle genti lucane, nel 1965, da San Paolo VI e “Santa Maria del Principio”, incoronata nel 1773 e proveniente dall’omonima cappella, nella Basilica di Santa Restituta a Napoli. La tradizione narra che tale opera sia in assoluto la più antica raffigurazione mariana venerata nella città partenopea e collocata ove si trovava la prima sede del cristianesimo napoletano. Proprio da questa consuetudine deriva infatti la denominazione “del Principio”.
Da Palermo arriva la “Madonna del Presepio”, collocata nel convento di Sant’Antonio da Padova e incoronata nel 1784. La tradizione vuole che tale effige sia venerata nel capoluogo siciliano fin dal 1630, ossia dal momento della fondazione del convento che la custodisce. L’immagine sacra ha richiamato da sempre l’attenzione della popolazione locale, anche a seguito dei fatti straordinari avvenuti in tempi e luoghi diversi, come narrano i numerosi testimoni.
Vincenzo Legrottaglie
Fotografia: Madonna del Monte di Viggiano, esposta in Vaticano.