Vendemmia leggera quella 2023

La vendemmia 2023 si preannuncia come una vendemmia “leggera” infatti in base alle previsioni dell’anno 2023 dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, quest’anno si avrà una diminuzione della produzione di vino, con volumi che si aggireranno sui circa 45 milioni di ettolitri con un calo del 12% rispetto ai 50 milioni dello scorso anno.

La causa di queste previsioni è da imputare, oltre che ai mutamenti climatici, anche ad una malattia la peronospora che comunque, come sottolineato dall’Osservatorio, non influisce sulla qualità delle uve sane e quindi del vino.

In realtà la diminuzione della quantità di vino per cui il nostro paese lascia il primato della produzione a favore della Francia, non è una notizia negativa in quanto nelle nostre cantine c’è una notevole eccedenza di vini che corrisponde a circa 49 milioni di ettolitri di vino; un dato che consiglia di puntare non alla quantità ma alla qualità della  produzione perchè negli ultimi anni c’è stata una contrazione della domanda (interna e estera) rispetto all’offerta quindi una diminuzione potrebbe riequilibrare il mercato della  domanda ed offerta.

Il 2023, anno della vendemmia leggera, potrebbe essere l’occasione per esaminare ed adottare le misure opportune per rigenerare il mercato del vino favorendo la qualità a discapito della quantità che è un mero elemento statistico.

Antonella Cirese