Un vademecum per promuovere i patti educativi
Presentato a Roma, presso l’Istituto di istruzione Leonardo Da Vinci a Roma, la Rete EducAzioni, di cui fa parte anche l’ASviS, il “Documento di sintesi sui patti educativi” un vademecum che raccoglie raccomandazioni e proposte per promuovere l’uso dei patti educativi come strumento per combattere la povertà educativa ed arginare le disuguaglianze che sono causa di emarginazione ed esclusione sociale.
Il vademecum, presentato durante l’incontro “Costruire ponti per un futuro inclusivo: i patti di comunità per un’alleanza educativa”, è la sintesi del lavoro collegiale svolto da dirigenti, docenti, associazioni di categorie organizzazioni del civismo attivo; un lavoro che punta a far divenire i patti educativi da strumento straordinario nato per far fronte alla pandemia a strumento di policy ordinaria che contribuisca al contrasto della dispersione scolastica e allo sviluppo territoriale.
Il documento pone al centro la collaborazione costante tra pubblico e privato in modo che le risorse finanziare siano utilizzate attraverso un piano di co programmazione e co progettazione mettendo in risalto come lo sviluppo della scuola debba essere tra le priorità delle politiche nazionali e locali. Le raccomandazioni pongono l’attenzione anche sulla necessità di riconoscere una connessione tra scuola e territorio ed integrare l’educazione e la formazione con esperienze erogate da enti culturali, artistici e sportivi.
Inoltre i patti educativi devono essere visti come opportunità per dare un ruolo centrale alla scuola ma nello stesso tempo non sminuiscono ma riconoscono la funzione costituzionale della scuola e gli obiettivi del sistema pubblico di istruzione e li sostengono.
Il vademecum ha l’obiettivo di realizzare una scuola che sia per e con il territorio, aperta alla comunità, anche a quella più refrattaria, in modo che diventi soggetto attivo e non passivo della scelte istituzionali volte ad attuare il bene comune qual è la formazione dei ragazzi.
Antonella Cirese