Il bel paese ed il suo patrimonio di alberi monumentali
Il nostro paese vanta un cospicuo patrimonio arboreo costituito da alberi monumentali. L’elenco aggiornato degli alberi monumentali d’Italia è stato pubblicato sul sito del Masaf (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste), ed ha incluso 320 nuovi “patriarchi verdi”, per un totale di quasi 4.300 alberi o sistemi omogenei di alberi.
L’Italia da Sud a Nord è attraversato da un patrimonio boschivo, testimonianza di civiltà millenarie, che caratterizza i nostri paesaggi e i nostri territori divenendo meta di escursioni turistiche.
Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Trento, Valle d’Aosta e Veneto hanno proposto l’ingresso dei nuovi 320 alberi che hanno arricchito l’elenco degli alberi monumentali.
Tra i nuovi ingressi va segnalato l’imponente Castagno di San Francesco da Paola, vissuto nel XV secolo e patrono della Calabria, censito nel Comune di Presilano di Celico (CS) e riconosciuto monumentale per l’età, le dimensioni (1285 cm di circonferenza), l’alto valore ecologico e la rarità botanica per fascia fitoclimatica; il Tiglio Sacro di Ospedaletto d’Alpinolo (AV), punto di riferimento per i pellegrini diretti al Santuario di Montevergine; la sequoia gigante di Villa Piazzo di Pettinengo (BI) dalle notevoli dimensioni del fusto (894 cm di circonferenza), inserita in un contesto di elevato pregio paesaggistico; il Platano di Scopoli, piantato nel 1778 all’interno dell’Orto botanico dell’Università di Pavia ed ancora altri esemplari tra cui merita di essere ricordato l’acero di Caronia, in provincia di Messina, che ha circa mille anni ed è caratterizzato da una chioma che copre una superficie di circa 550 metri quadrati.
In base al censimento il Friuli – Venezia Giulia (455 esemplari), la Sardegna (407 esemplari), la Lombardia (366 esemplari), il Piemonte (319 esemplari) e la Campania (305 esemplari) sono le regioni che vantano il maggior numero di alberi monumentali mentre Napoli (52 alberi), Caserta (51 alberi), Priverno (48 alberi), Palermo (46 alberi) e Roma (42 alberi) sono i comuni con il maggior numero di alberi patriarchi.
Un patrimonio arboreo che va tutelato per il valore biologico, ecologico, storico, etico e culturale che rappresenta per il territorio e per l’uomo.
Antonella Cirese