Immagini iconiche dal mondo

Visitare la mostra di fotogiornalismo internazionale World Press Photo offre diversi spunti di riflessione su realtà che, dopo il momento del clamore, non sempre rimangono nell’agenda mediatica. Nella 66^ edizione, allestita nelle sale del Teatro Margherita a Bari, fino al 10 dicembre prossimo, si possono vedere immagini relative al doloroso conflitto in Ucraina; a come si vive sotto il regime dei talebani dopo il ritiro degli americani nell’agosto del 2011; alla crisi climatica nell’Asia centrale e, in particolare, in Tagikistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Kazakistan; alla demolizione e trasformazione del villaggio di Al Max, un borgo di pescatori situato lungo il canale di Mahmudiyah, ad Alessandria d’Egitto.

I predetti temi, racchiusi nelle quattro categorie del concorso: Foto singola, Storie, Progetti a lungo termine e Open format, sono quelli approfonditi dai vincitori per l’edizione 2023. Si tratta del fotografo ucraino Evgeniy Maloteka con “L’assedio di Mariupol”, del reporter danese Mads Nissen con “Il prezzo della pace in Afghanistan”, della fotografa armena Anush Bebajanyan con “Acque maltrattate” e, infine, dell’egiziano Mohamed Mahdy con il lavoro dal titolo “Qui le porte non si conoscono”.

Sono 120 gli scatti vincitori dell’edizione 2023 del contest World Press Photo, la cui esposizione è curata, quest’anno, da Julia Kozakiewicz (Polonia): immagini selezionate tra 60.448 fotografie candidate e scattate da ben 3.752 fotografi provenienti da 127 paesi del mondo. Si tratta di lavori di fotogiornalismo e fotografia documentaristica firmati da fotografi professionisti delle maggiori testate internazionali, da National Geographic a BBC, da CNN al Times, da Le Monde a El Pais. Immagini che rappresentano un’autentica finestra sul mondo e permettono di compiere un viaggio critico tra gli eventi che hanno caratterizzato il 2022.

È stata poi competenza di una giuria globale composta dai presidenti delle sei giurie regionali, la selezione, tra i 24 vincitori locali, delle quattro opere vincitrici a livello internazionale, tra cui l’attesissima World Press Photo of the Year. Un lavoro di studio e di scelta che ha reso necessarie ben sei settimane di confronto, da cui sono scaturite quest’anno anche sei menzioni d’onore.

World Press Photo Exhibition nasce nel 1955 ad Amsterdam a seguito dell’istituzione dell’omonima Fondazione, composta inizialmente da soli fotografi olandesi, a cui si deve l’organizzazione del primo concorso internazionale di fotogiornalismo. Da allora, l’iniziativa ha acquisito slancio fino a diventare il concorso fotografico più prestigioso al mondo e la mostra di fotogiornalismo che vanta il maggior numero di visitatori.

Quest’anno la mostra sarà esposta in ottanta città del mondo.  Nel giorno dell’inaugurazione, nel corso di un’affollata conferenza stampa, alla presenze delle Autorità locali, Vito Cramarossa, direttore di Cime, società organizzatrice, ha commentato: «Oggi con Cime inauguriamo la decima edizione nel capoluogo pugliese della World Press Photo Exhibition, un traguardo difficile da immaginare quando nel lontano 2013 iniziammo a pianificare con la World Press Photo Foundation la prima data mai organizzata nel sud Italia”. Durante l’inaugurazione il Sindaco della città levantina, Antonio Decaro, ha annunciato che al termine dell’esibizione, il Margherita sarà chiuso per il completamento dei lavori di restauro che investiranno soprattutto il piano superiore del contenitore culturale.

Al Teatro Margherita ospite d’eccezione è stato uno dei fotografi in mostra, Simone Tramonte, vincitore regionale per l’area geografica dell’Europa per la categoria Progetti a lungo termine, con l’opera dal titolo Net- Zero Transition. Attraverso nove scatti realizzati in Italia, Spagna e Islanda tra il 2020 e il 2022, il fotografo romano documenta le tecnologie innovative che offrono possibili percorsi verso l’obiettivo fissato dall’Unione Europea di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 e di toccare lo zero entro il 2050. Le energie rinnovabili, le nuove tecnologie per la produzione alimentare e l’economia circolare possono, in questo senso, essere viste come le tendenze fondamentali tra le aziende europee che cercano una transizione verde.

Visitando World Press Photo Exhibition 2023 si accede anche alla seconda esposizione dal titolo “Iconic Images”: gli scatti iconici dei più importanti fotoreporter al mondo. Una selezione di fotografie, premiate come World Press Photo of the Year dal 1955 al 2023, che hanno catturato alcuni dei momenti più salienti della storia recente.

L’evento è promosso da Regione Puglia, Assessorato al Turismo con Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese a valere su fondi Por Puglia Fesr-Fse 2014/2020 – Asse VI azione 6.8 – “Palinsesto PP-TPP Puglia – Riscopri la meraviglia 2023” in collaborazione con il Comune di Bari e con la partnership del Conservatorio “N. Piccinni” e dell’Università degli Studi “Aldo Moro”. La mostra rimane aperta negli orari e nei termini indicati nel sito: https://www.worldpressphotobari.it/

 

 

Vincenzo Legrottaglie