Pochi giovani ai vertici nelle aziende
Il rapporto sul Registro delle imprese delle Camere di commercio, realizzata da Unioncamere e InfoCamere, evidenzia che, negli ultimi dieci anni, c’è stata una contrazione della presenza dei giovani ai vertici nelle aziende.
Secondo i dati attinenti al decennio 2014-2024 aumenta il numero di giovani agricoltori under 30 che infatti in Italia sono aumentati dell’12,8% contro un crollo medio del 25,2% dell’insieme dei settori economici.
Entrando nel dettaglio si nota che alle cariche dirigenziali, all’interno delle imprese, la classe di etaà con meno di 30 anni si è ridotta del 25,9% e del 28% quella tra i 30 e i 49 anni inoltre a questo dato si aggiunge che dal punto di vista geografico è a Sud che si registra un aumento di ultra settantenni (+41%) alla guida di imprese contro un dimezzamento dei “condottieri” con meno di cinquant’anni.
L’analisi evidenzia che mentre i più giovani hanno investito sull’agricoltura e sulla tecnologia più anziani invece hanno puntato nell’Istruzione, nella Sanità e nel supporto alle imprese.
Il rapporto ci consegna la fotografia di un’impresa italiana che invecchia a causa del calo demografico ma anche a causa dell’eccessiva burocratizzazione legata all’uso delle risorse del Pnrr che si rivela per molti under 35 un serio ostacolo nell’aprire una propria attività imprenditoriale di conseguenza una strategia per svecchiare l’imprenditoria è semplificare gli iter burocratici che ne frenano l’iniziativa.
Antonella Cirese